Una riflessione all’indomani delle elezioni amministrative
A distanza di qualche settimana, una riflessione, accompagnata da un’accurata analisi, sul risultato delle elezioni amministrative che ha riguardato molti comuni italiani.
A distanza di qualche settimana, una riflessione, accompagnata da un’accurata analisi, sul risultato delle elezioni amministrative che ha riguardato molti comuni italiani.
[Dall’archivio]
Trasformazione delle forme partecipative, spostamento degli ambiti decisionali, crisi economica, rifiuto della politica. Un’analisi scaturita dall’impressionante dato dell’astensione alle elezioni regionali in E-R e Calabria alcuni anni fa, sempre attuale dopo la misera affluenza delle recenti elezioni amministrative.
Le principali novità nel voto norvegese sono state uno spostamento dei consensi della popolazione autoctona socialmente marginalizzata dalla destra al centro, il rafforzamento delle sinistre radicali a danno dei laburisti e quello dei Verdi presso il ceto medio studentesco urbano. Un’analisi attenta ai fattori di età, reddito, contesto demografico, con particolare attenzione a Oslo.
I recenti risultati elettorali in Islanda e in Norvegia interessano non solo per l’influenza politica del modello dei due paesi, bensì soprattutto per le ripercussioni sulla contesa tra USA e UE per il controllo dell’Artico.
La prima parte dell’analisi si concentra sulle elezioni islandesi dello scorso 25 settembre.
L’amore come immediatezza che spezza la catena di dominio, lo scontro tra il soggetto e il reale attraverso le età della vita, la trasformazione nel superamento del conflitto: la seconda parte dell’analisi a partire dallo studio di Iannaco mette in luce il potenziale rivoluzionario del pensiero di Hegel.
Lo studio di Fulvio Antonio Iannaco “Hegel in viaggio da Atene a Berlino”, da poco ripubblicato, è il punto di partenza per un’analisi di alcuni temi della filosofia di Hegel intrecciati con il suo percorso personale, il contesto storico e la concezione della Storia.
A novembre 2022 si rinnoverà un terzo dei seggi del Senato. Le manovre per le primarie per il candidato democratico in Pennsylvania sono un’occasione per un carotaggio nella sinistra del partito e le sue prospettive.
[Dall’archivio]
La socialdemocrazia figlia della crisi del socialismo reale si candida a sapiente gestrice del mercato: un centro-sinistra non più volto alle trasformazioni sociali ma ad amministrare il sistema esistente.
Il Parlamento ha approvato la riforma costituzionale che apre il voto per il Senato anche ai diciottenni. Si tratta di una riforma acclamata da gran parte dell’arco delle forze politiche ma che, secondo il punto di vista di chi scrive, costituisce una presa di posizione regressiva.
Il dopo pandemia impone alla ripresa economica il confronto con il paradigma dell’elettronica e dell’automaziome e il perimetro della dialettica tra questione ambientale e questione sociale; se farne una questione tecnica o politica, e con quale cultura politica, è il bivio di fronte all’Europa e la sua architettura.