Il coronavirus di Wuhan
Il 2019 nCoV è un coronavirus, capace di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio provocando febbre, tosse secca, affaticamento e disturbi renali, mutato per infettare anche gli esseri umani.
Il 2019 nCoV è un coronavirus, capace di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio provocando febbre, tosse secca, affaticamento e disturbi renali, mutato per infettare anche gli esseri umani.
Il biofisico cinese He Jiankui è stato condannato a tre anni di carcere e allontanato dalla ricerca in seguito al suo lavoro sull’editing genetico di embrioni umani.
L’anno sta per finire: il giusto momento per fare un resoconto riguardo alle scoperte scientifiche più rilevanti degli ultimi dodici mesi.
Le cellule neuronali nascondono il segreto di alcune delle malattie più difficili da curare; adesso una ricerca ha prodotto dei dispositivi che potrebbero andare a sostituirli.
Un dato familiare per chi vive con un gatto (o più), meno per l’immaginario collettivo: i gatti si affezionano genuinamente ai loro umani. La comprensione dei meccanismi di questo attaccamento è una sfida per la ricerca scientifica, cui si è appena aggiunto un nuovo studio.
Le batterie a litio potrebbero diventare decisive per stoccare e distribuire energia non proveniente da combustibili fossili, interesse testimoniato dalla recente impennata del prezzo del metallo; e l’80% delle riserve non sfruttate di litio mondiali si trova tra Argentina, Cile, Brasile e Bolivia.
Per la prima volta un computer quantistico ha demolito le prestazioni del più potente supercomputer classico. Siamo di fronte a una nuova era per l’informatica?
Quando arriva ottobre gli occhi della comunità scientifica internazionale si spostano su Stoccolma e sulle istituzioni che assegnano i premi Nobel per la medicina, la fisica e la chimica. Un rituale che, puntualmente, si porta dietro una miscela di stupore, meraviglia e anche qualche polemica.
Una ricerca a livello mondiale mostra livelli di antibiotici fino a 300 volte superiori rispetto ai livelli di sicurezza nei fiumi di tutto il mondo.
Le tecnologie digitali non sono ecologicamente neutre, ma hanno un enorme impatto sulle emissioni di CO2 e sul riscaldamento globale.