Il Partito Costituzionale Democratico ha tenuto, nella settimana appena trascorsa, la propria assemblea annuale. Il capo del partito, Yoshihiko Noda, ha ribadito la volontà di cooperare con gli altri partiti dell’opposizione in vista delle prossime elezioni per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri ed affermato che esaminerà la proposta del Partito dell’Innovazione di tenere elezioni primarie per scegliere candidati unitari nei collegi uninominali.
Sul bilancio, la maggioranza ed il Partito dell’Innovazione hanno raggiunto un accordo che, in cambio dell’accoglimento di alcune modifiche proposte dal partito di opposizione, porterà quest’ultimo a dare voto favorevole.
“L’accordo include un taglio di 4 trilioni di yen al sistema sanitario nazionale. Se fosse realizzato, il sistema sanitario giapponese crollerebbe” ha commento il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike.
Sempre sulla sanità, rispondendo ad un’interrogazione di Noda, il premier ha confermato che gli aumenti dei premi assicurativi per i malati con malattie dal forte costo per il sistema sanitario saranno rivisti al rialzo a partire da agosto promettendo però una revisione per l’agosto del 2026.
“La nostra proposta è di congelare completamente gli aumenti e continuare a dialogare con i pazienti per riprogettare il sistema” ha commentato il capo dei costituzional-democratici.
Il 28 febbraio, il Sindacato Nazionale dei Lavoratori della Sanità ha indetto un’ora di sciopero. La richiesta del sindacato all’Organizzazione ospedaliera nazionale (l’ente datoriale) è di un aumento salariale medio di 40.000 yen al mese. Il sindacato ha messo in evidenza come circa il 70% degli ospedali (i quali sono quasi tutti privati) abbiano i bilanci in rosso a causa dei tagli portati avanti dai conservatori.
Il Partito Costituzionale Democratico ha intanto presentato degli emendamenti alla finanziaria che mirano ad abolire alcune accise sulla benzina ed il gasolio, a rendere gratuite le mense scolastiche, ad estendere l’abolizione delle tasse per la frequenza delle scuole superiori, a fornire fondi per l’assistenza infermieristica domiciliare e per gli asili, a ridurre gli oneri contributi per le piccole e medie imprese che assumono a tempo indeterminato nuovi lavoratori. Le nuove uscite sarebbero finanziate dalla riduzione dei fondi di riserva affidati all’esecutivo.
Sul fisco, lo scorso 25 febbraio, intervenendo in commissione per i Servizi Finanziari della Camera dei Rappresentanti, la Presidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura, ha duramente criticato il governo che ha sostenuto che l’imposta sui consumi è una fonte di finanziamento della previdenza sociale affermando che “imporre un pesante onere fiscale ai percettori di reddito basso e poi far sì che gli stessi benefici vadano ai percettori di reddito basso è la definizione stessa dell’idea di responsabilità personale” e ribadendo che “la progressività degli oneri fiscali riduce le diseguaglianze redistribuendo il reddito attraverso il sistema fiscale”.
Circa gli scandali che attanagliano il PLD, Junichiro Matsumoto, ex tesoriere della corrente Abe, sentito in un interrogatorio a porte chiuse condotto da deputati, ha sostenuto che da agosto 2022 è ripresa, contrariamente a quanto affermato da molti esponenti liberal-democratici, la pratica di cedere, in nero, ai deputati che li avevano venduti, gli introiti raccolti dalla vendita di biglietti per le cene di autofinanziamento della corrente. Matsumoto ha anche sostenuto che un parlamentare attuale o passato (non ha voluto fornire il nome) gli avrebbe chiesto di riprendere questa pratica che si riteneva interrotta dopo che lo scandalo era emerso; che era “possibile” che questo sistema dei fondi neri andasse avanti da oltre vent’anni e che, anche nel corso della campagna elettorale per il rinnovo della Camera dei Consiglieri la corrente ha “seguito la stessa prassi di prima. Era già così quando ho assunto l’incarico (di tesoriere della fazione ndr) nel 2019”.
A seguito dell’interrogatorio, a nome del Partito Comunista, Tomoko Tamura ha chiesto che sia auditi come testimoni anche Yoshiro Mori, ex premier e capo della corrente poi guidata da Abe, e quattro altri alti rappresentanti della, ormai sciolta corrente: Ryu Shionoya (che è stato l’ultimo a guidarla) e gli ex ministri Hiroshige Seko, Yasutoshi Nishimura ed Hirofumi Shimomura.
“È una questione importante che la discrepanza con le dichiarazioni degli alti funzionari sia diventata chiara” ha commentato Noda per il PCD.
Il 28 febbraio, il Partito Costituzionale Democratico, quello Comunista, il Partito dell’Innovazione, Reiwa Shinsengumi ed il Partito Democratico per il Popolo hanno concordato che richiederanno congiuntamente che i quattro esponenti liberaldemocratici siano sentiti dalla Dieta.
Sul nucleare, la Tokyo Electric Power Company ha rimandato ad ottobre del 2029 il completamento delle misure di sicurezza antiterrorismo (previste dalle nuove linee guida approvate dall’Agenzia Regolatrice per il Nucleare necessarie per la ripresa dell’operatività del settimo reattore della centrale di Kashiwazaki-Kariwa che l’azienda avrebbe voluto riattivare già questa estate.
Ad Ofunato (Iwate), intanto, sono oltre 4.000, al primo marzo, le persone evacuate a causa degli incendi boschivi che hanno colpito l’area.
Nella demografia, secondo dati preliminari diffusi dall’esecutivo, nel 2024, il numero di nuovi nati è stato di 720.988: il 5% in meno rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente, il numero di morti è stato pari ad 1.618.684. Lo scorso anno, quindi, il Sol Levante ha perso 897.696 residenti.
Leggermente aumentato il numero di coppie convolate a nozze: 499.999 e cioè 10.718 in più rispetto al 2023 (anno nel quale, per la prima volta rispetto ai 90 anni precedenti, il numero di matrimoni scese sotto i 500.000).
Nell’istruzione, la Federazione Nazionale delle Cooperative Universitarie, ha diffuso i dati di un sondaggio, condotto lo scorso anno su 11.590 studenti, mostrando come il 76,8% degli studenti (il 2,3% in più rispetto al 2023) svolga attività lavorative. Il 17,7% di essi ha un reddito mensile da lavoro superiore ai 70.000 yen. I dati indicano che per moltissimi studenti sia diventato impossibile frequentare l’università senza lavorare.
Sull’Esposizione di Osaka, il premier ha annunciato che sarà aperta la vendita dei biglietti per lo stesso giorno di visita. L’opzione, a lungo scartata in virtù dell’idea che si sarebbero create delle code, è motivata dal fallimento delle prevendite e dal rischio che il numero di visitatori sia, alla fine dell’evento, molto inferiore a quanto sperato.
In politica estera, il “presidente” di Taiwan, Lai Ching-te, ha incontrato, lunedì scorso, alcuni parlamentari giapponesi tra i quali Yuichiro Tamaki, numero uno del Partito Democratico per il Popolo, esprimendo la necessità di una sempre maggiore vicinanza tra i due Paesi.
Frattanto, lo scorso lunedì, Masato Kanda, già viceministro alle Finanze con delega agli Affari Internazionali, ha assunto la guida della Banca Asiatica per lo Sviluppo. Kanda prende il posto di Masatsugu Asakawa, anch’egli ex funzionario delle Finanze.
Nella settimana appena trascorsa, si è intanto svolto in Sudafrica il G20 dei ministri delle Finanze che si è concluso senza alcuna dichiarazione finale e con diversi Paesi che hanno mostrato preoccupazione per le politiche protezionistiche portate avanti dal nuovo esecutivo statunitense. Il titolare delle Finanze nipponico, Katsunobu Kato, non ha partecipato ai lavori essendo impegnato nelle discussioni alla Dieta sulla legge di bilancio. Per il Giappone sono stati presenti il Governatore della banca centrale, Kazuo Ueda, ed il viceministro delle Finanze, Hiroaki Saito.
In chiusura di settimana, intanto, il ministro degli Esteri nipponico, Takeshi Iwaya, ha incontrato a Tokyo l’omologo polacco Radoslaw Sikorski. I due hanno concordato circa un piano quinquennale di sostengo al regime ucraino affinché prosegua il conflitto con la Federazione Russa e parte della propria popolazione.
In campo militare, il ministro nipponico, Gen Nakatani, ha incontrato, lunedì scorso, l’omologo filippino Gilberto Teodoro. L’incontro si colloca nell’ambito della sempre maggiore cooperazione che l’arcipelago dell’Asia meridionale ha in piedi con Giappone e Stati Uniti in funzione anticinese.
Nel corso della visita, Nakatani ha visitato le basi di Basa e di Wallace. I due ministri hanno discusso prevalentemente dell’accordo di accesso reciproco siglato dai due Paesi e della fornitura da parte nipponica di tecnologia ed addestramento per le forze armate filippine.
Sempre nell’ambito della cooperazione militare con altre nazioni, il Sol Levante venderà alla Mongolia radar per il controllo del traffico aereo.
Si è intanto appreso che le forze armate giapponesi hanno partecipato – dal 2015 ad oggi – ad almeno 15 esercitazioni con Stati Uniti ed Australia. In sette casi, le esercitazioni hanno visto la partecipazione di bombardieri strategici B-52.
Sulle servitù militari, lo scorso 23 febbraio, a Satsuma (Kagoshima), si è tenuta una manifestazione contro la costruzione di un deposito di munizioni. Nel bilancio dello scorso anno, sono stati destinati un miliardo di yen per l’opera.
Sul nucleare militare, venerdì scorso si è tenuta, a Shizuoka, l’assemblea generale del Consiglio Giapponese contro le Bombe Atomiche ed all’Idrogeno (Gensuikyo). Oltre 1.000 persone hanno partecipato all’evento che si è concluso con un ennesimo appello affinché il Giappone abbandoni la deterrenza nucleare offerta dagli Stati Uniti e aderisca al trattato ONU per il divieto totale alle armi nucleari.
In economia, il deficit commerciale del Giappone verso gli Stati Uniti per il settore digitale ha toccato, nel 2024, quota 6.460 miliardi di yen. Il dato è di oltre triplo di quanto registrato nel 2014.
La produzione industriale di gennaio è intanto calata dell’1,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Fatta cento la produzione del 2020, l’indice che misura il dato ha toccato quota 100,5. Il ministero dell’Economia, Industria e Commercio, nel proprio rapporto mensile, ha sostenuto non vi sia, almeno per adesso, “nessun impatto diretto” causato dai dazi imposti dalla nuova presidenza statunitense. Nove i settori (tra essi anche il meccanico e l’elettronica) che hanno visto cali e sei (tra questi auto e metallurgia) che, al contrario, hanno visto una crescita.
Circa l’acquisizione di US Steel da parte di Nippon Steel, Tdashi Imai, presidente della società nipponica, ha affermato che “nulla è stato deciso” circa un incontro tra i vertici dell’azienda ed il Presidente statunitense. Donald Trump ha bocciato, come già fece il predecessore, il piano di acquisto dell’azienda statunitense ma ha aperto alla possibilità che i giapponesi acquisiscano una quota di minoranza della stessa.
Frattanto, martedì scorso, il ministro all’Economia, Industria e Commercio, Yoji Muto, ha incontrato i rappresentanti delle imprese dell’acciaio e dell’alluminio sostenendo che chiederà agli Stati Uniti di escludere il Giappone dall’aumento sui dazi alle importazioni di questi prodotti.
Nell’edilizia, il prezzo medio delle nuove unità abitative in condominio è cresciuto, nel 2024, del 2,9% per 60.820.000 yen. Le vendite sono calate dell’8,6% (59.467 appartamenti). A far crescere i prezzi sono stati, prevalentemente, gli aumenti dei costi dei materiali di costruzione.
Nei trasporti, ANA Holdings ha annunciato, martedì scorso, l’acquisto di 77 nuovi aeroplani: un record per la compagnia. Gli aerei, il cui costo totale dovrebbe attestarsi sui 2.000 miliardi di yen, saranno Boeing (30), Airbus (27) e Embrarer (20).
Nell’auto, a gennaio, la produzione globale di Toyota Motor è cresciuta del 5,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente per complessivi 781.729 vetture: la prima crescita in un anno.
La produzione nazionale è cresciuta del 22,3% (265.999 auto) mentre quella all’estero si è contratta dell’1,4% (515.730 auto).
Nello stesso mese, sono state 785.632 (+0,1%) le vetture vendute da Toyota: 126.534 (+12,5%) nell’Arcipelago e 659.098 all’estero.
La produzione di Honda Motor è invece calata del 20,2% (269.168 veicoli) e quella di Nissan dell’11,3% (243.437 auto): in entrambi i casi il dato è stato dovuto al calo della produzione in Cina (-38,4% per Honda e -35,8% per Nissan).
Chiudendo con l’inflazione, secondo dati pubblicati da Teikoku Databank, a partire da marzo, cresceranno i prodotti di 2.343 alimenti. La crescita media sarà del 16%.
(con informazioni di dnd.gov.ph; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)