La Corte Distrettuale di Tokyo ha sentenziato, martedì scorso, lo scioglimento della controversa Chiesa dell’Unificazione. A richiedere un parere alla magistratura era stato, ad ottobre del 2023, il Ministero dell’Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia.
Il culto sarebbe il primo ad essere vietato per violazioni del codice civile ed il terzo dal dopoguerra ad oggi.
“Gli sforzi decennali delle vittime, le quali hanno dedicato la loro vita a sostenere i diritti umani, hanno finalmente dato i frutti” si legge nella dichiarazione rilasciata da un comitato di ex aderenti e di loro familiari.
“Per molti anni abbiamo sofferto a causa delle truffe, delle donazioni eccessive, della disgregazione familiare e delle violazioni dei diritti umani da parte della Chiesa dell’Unificazione” prosegue il comunicato nel quale si è poi sostenuto che lo scioglimento, pur essendo “una misura minima necessaria” non è “una garanzia che non si creeranno nuove vittime”. L’associazione chiede quindi misure di prevenzione affinché la chiesa non continui ad operare sotto altro nome o ad inviare all’estero somme di denaro raccolte in Giappone.
“Più ripenso alle persone che si sono fatte avanti per affermare di essere vittime ed ai vari sviluppi occorsi in questo periodo, più mi rendo conto che questo è, considerando l’entità del danno, un risultato inevitabile. Vorrei aspettare e vedere come andranno avanti i procedimenti legali” ha commentato Junya Ogawa a nome del Partito Costituzionale Democratico il quale ha poi criticato il PLD affermando che “non mi è sempre sembrato che il partito abbia preso l’iniziativa per scoprire la verità né che abbia assolto alla propria responsabilità fornendo spiegazioni. Ciò è insufficiente ed inadatto per un partito politico che è al potere da molti anni”.
L’ordine di scioglimento è “la prova della natura antisociale della Chiesa dell’Unificazione” per il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike.
“Vorrei che la Chiesa dell’Unificazione chiedesse scusa a tutte le vittime. L’atteggiamento che dovrebbero assumere è quello di riconoscere la propria responsabilità per aver causato alle vittime varie sofferenze finanziarie e mentali” ha proseguito Koike per il quale “tutti i partiti politici ed i politici legati alla Chiesa dell’Unificazione dovrebbero assumersi la responsabilità di indagare e rendere pubblici i loro legami”. Il numero due del PCG ha poi concluso che “dato che è possibile che la Chiesa dell’Unificazione trasferisca fondi a organizzazioni collegate, la Dieta dovrebbe adottare misure legislative per rafforzare i poteri dei liquidatori ed agevolare il processo di soccorso alle vittime”.
Tra gli scandali che coinvolgono il PLD, giovedì scorso, l’ex deputata Megumi Hirose è stata condannata dalla Corte Distrettuale di Tokyo a due anni e mezzo di carcere (con pena sospesa per cinque anni) per aver assunto e pagato, con soldi pubblici, 3,5 milioni di yen, una persona che ufficialmente sarebbe stata sua assistente parlamentare ma che in realtà non ha mai ricoperto il ruolo. Sulla fiscalità, il 24 febbraio sono state consegnate in parlamento oltre 142.000 firme raccolte in calce ad una petizione che chiede l’abbassamento al 5% dell’imposta sui consumi.
Lo scorso 27 marzo, intervenendo in parlamento, Akira Koike del PCG ha sottolineato come l’abbassamento restituirebbe agli stipendi l’equivalente di 120.000 yen l’anno.
Circa il trattato ONU per il divieto totale delle armi atomiche, il 26 marzo, gruppi di studenti hanno presentato al Ministero degli Esteri 22.465 firme in calce ad una petizione che chiede la sottoscrizione dello stesso da parte del Giappone.
Interrogato in parlamento dall’opposizione, il premier ha ribadito la contrarietà del Giappone a queste armi ma ha sostenuto la necessità della deterrenza nucleare che, nel caso del Sol Levante, è offerta dagli Stati Uniti.Sui diritti civili, l’Alta Corte di Osaka ha stabilito, martedì scorso, che il mancato riconoscimento dei matrimoni tra contraenti dello stesso sesso sia incostituzionale. La sentenza è in linea con quelle giù pronunciate dalle Corti di Sapporo, Fukuoka, Nagoya e Tokyo.
In ambito criminale, stando a dati resi noti dall’Agenzia per l’Infanzia e le Famiglie, nel 2023 si sono registrati 225.509 casi di abusi: il 5% in più rispetto all’anno precedente. Gli abusi psicologici sono stati il 59,8% (di questi ben 78.914 sono stati atti di violenza domestica di fronte ai figli).
Gli abusi fisici sono stati 51.623, i casi di negligenza 36.465 e gli abusi sessuali 2.473.
A Gifu, l’amministrazione comunale ha deciso di pagare la metà dell’affitto, nell’ambito delle case di edilizia residenziale municipali, a cinque futuri autisti onde rendere maggiormente attrattivi i posti a fronte di una cronica carenza di manodopera nel settore. La società comunale dei trasporti, la Gifu Bus, la quale gestisce 43 linee, ha subito un crollo nel numero di autisti: dai 490 del 2019 ai 398 del 2023.
In politica estera, è giunto, martedì scorso, a Tokyo il Presidente brasiliano Lula. Il massimo rappresentante del Brasile ha incontrato la coppia imperiale e, il giorno successivo, il premier Ishiba.
I due capi di governo hanno siglato un piano di azioni quinquennale di cooperazione e discusso di vari temi di politica internazionale.
“Il rapporto tra Brasile e Giappone ha cambiato livello” ha dichiarato Lula dopo la firma dell’accordo. “Siamo d’accordo che gli 11 miliardi di dollari di scambi bilaterali non corrispondono alle dimensioni delle nostre economie. Il nostro obiettivo è superare i 17 miliardi di dollari registrati nel 2011. Abbiamo deciso di tenere incontri periodici ogni due anni, riflettendo il livello di ambizione della relazione Brasile-Giappone” ha proseguito il Presidente brasiliano.
Lula ha espresso la soddisfazione per l’acquisto da parte di ANA Holdings di 15 jet prodotti dalla brasiliana Embraer.
Ishiba ha manifestato l’intenzione del Giappone di rafforzare le relazioni commerciali con il Mercosur e di incrementare l’uso di biocarburanti (settore ove il Brasile è tra i Paesi guida) che accelerino la decarbonizzazione nel settore automobilistico, di cooperare nel recupero di terreni deteriorati in Brasile e promesso l’apertura alle importazioni di carne bovina brasiliana come richiesto espressamente prima del viaggio da Lula.
Il Brasile, Paese che conta la più grande popolazione di origine giapponese al di fuori del Giappone, ha registrato, lo scorso anno, un surplus commerciale pari a 146,8 milioni di dollari, esportando principalmente pollame (fresco e congelato), alluminio, carne di maiale, cellulosa, caffè e minerale di ferro. Le importazioni hanno riguardato prevalentemente veicoli e loro componenti e prodotti dell’industria meccanica.
Oltre al piano di cooperazione, i due capi di governo hanno siglato una serie di memorandum che hanno coinvolto i rispettivi ministeri di Ambiente, Industria e Commercio, Trasporti, Istruzione, Agricoltura, Scienza e Tecnologia.
Circa il genocidio perpetrato dal regime di Tel Aviv contro il popolo palestinese, il Sol Levante ha deciso, mercoledì scorso, di accettare due donne palestinesi ferite dalle forze israeliane. Il ministro della Difesa, Gen Nakatani, si è inoltre impegnato circa la futura ricostruzione del territorio distrutto da Israele.
Frattanto, venerdì scorso, il senatore comunista Mikishi Daimon ha sollevato la questione degli investimenti che il Fondo di Investimento Pensionistico Governativo effettua in società militari che stanno partecipando allo sterminio dei palestinesi come la Elbit Systems nonché 227 miliardi di yen in titoli di Stato del regime di Tel Aviv.
Il parlamentare ha sottolineato che il governo ha già fornito indicazioni al Fondo affinché non investa in società cinesi o russe sanzionate dagli Stati Uniti e che, alla luce di ciò, la decisione se investire o meno è squisitamente politica.
In ambito militare, lunedì ha debuttato il nuovo comando congiunto per le operazioni delle Forze di Autodifesa. L’organismo, il quale ha sede in Tokyo e conta su un personale di 240 effettivi, coordinerà le attività congiunte delle forze terresti, marittime ed aeree e gli attacchi contro le basi nemiche. L’organismo è, nei fatti, subordinato alle decisioni che saranno prese dalle forze armate statunitensi.
Il giorno successivo è entrata nel porto di Kobe il dragamine statunitense Warrior. La nave è, a quanto sì sa, la prima ad entrare in un porto giapponese senza esibire certificazioni che attestino che la stessa non trasporti armi atomiche. Circa 120 persone hanno manifestato non distante dal molo ove è attraccata la nave.
In settimana, il periodo comunista Akahata ha reso noto che il numero di incidenti causati dalle forze armate statunitensi dal 1952, anno nel quale venne sottoscritto il Trattato bilaterale sulla sicurezza, al 2023 siano stati 214.617 con 1.101 morti. Il numero non include gli incidenti occorsi ad Okinawa durante il periodo, terminato soltanto nel 1972, di occupazione militare statunitense.
Nell’ambito dell’isteria anticinese che anima parte del PLD, giovedì scorso, l’esecutivo ha reso noto un piano che prevede l’evacuazione di circa 120.000 persone delle isole più meridionali in caso di guerra tra la Cina e la regione separatista di Taiwan.
In economia, secondo Tadashi Imai, presidente della Federazione Giapponese del Ferro e dell’Acciaio, i dazi introdotti dal governo statunitense anche nei confronti dei cosiddetti “alleati” e quindi anche verso il Sol Levante, potrebbero portare la produzione di acciaio al livello più basso degli ultimi 15 anni.
Giovedì, intanto, Nippon Steel ha annunciato giugno come termine per concludere l’acquisizione di US Steel. Tanto il precedente governo statunitense quanto l’attuale hanno più e più volte ribadito che una cessione completa dell’azienda ad azionisti stranieri non sarà possibile.
Circa i dazi alle auto, il Sol Levante risponderà “in maniera appropriata” secondo quanto promesso, giovedì scorso, dal Segretario Generale del Gabinetto, Yoshimasa Hayashi, per il quale il Giappone “ha tutte le possibili opzioni sul tavolo”.
“Dopo dure negoziazioni, era stato promesso che non sarebbero stati imposti dazi elevati sulle automobili in cambio dell’imposizione di dazi bassi sulla carne di manzo e di maiale americana, eppure queste decisioni violano l’accordo” ha dichiarato Noda a nome del PCD ricordando l’accordo commerciale bilaterale siglato nel 2019 tra Giappone e Stati Uniti.
I dazi “avranno un forte impatto” ha riconosciuto, venerdì scorso, Shigeru Ishiba, assicurando che “penseremo circa le misure maggiormente effettive per far capire agli Stati Uniti che ciò (i dazi ndr) non porteranno benefici”.
In ambito finanziario, Mitsui Sumitomo Insurance Co. e Aioi Nissay Dowa Insurance hanno iniziato, venerdì scorso, i negoziati che potrebbero portare alla fusione, entro aprile del 2027, delle società. Se l’operazione andasse in porto, il nuovo gruppo sarebbe il più grande del Giappone nel settore delle assicurazioni non sulla vita.
Il medesimo giorno, l’Agenzia per i Servizi Finanziari ha fatto appello alle società quotate affinché rendano pubblici i propri rapporti annuali sui titoli prima delle assemblee generali degli azionisti.
“I rapporti contengono informazioni importanti per gli investitori utili a fargli compiere decisioni” ha dichiarato il ministro delle Finanze, Katsunobu Kato.
Nell’auto, la produzione di Toyota di febbraio è cresciuta del 5,8% rispetto allo stesso mese del 2024 giungendo a 779.790 vetture. Cresciuta, del 16,2% per 286.372 veicoli, la produzione nazionale, e dello 0,6% (493.418 veicoli), la produzione all’estero (nello specifico l’aumento è stato del 25,6% in Cina mentre in Europa si è avuto un calo del 18%).
Nei trasporti, lo scorso 27 marzo, le Ferrovie del Giappone Orientale hanno inaugurato un complesso di cinque edifici (denominati Città Passaggio Tanakawa) situati nei pressi della stazione di Tanakawa nel municipio edochiano di Minato. Non tutte le attività previste hanno ancora aperto ma si stima che entro un anno ciò dovrebbe accadere. L’area occupa 845.000 metri quadri ed ospiterà negozi nonché le sedi centrali di alcune società come KDDI ed alcuni alberghi.
Chiudendo con il turismo, il consiglio comunale di Kyoto ha approvato, martedì scorso, un aumento della tassa di soggiorno che adesso potrà giungere fino a 10.000 yen a notte per soggiorni dal costo pari o superiore ai 100.000 yen. Per soggiorni fino ai 6.000 yen, la tassa sarà di 200; per soggiorni tra i 6.000 ed i 20.000 sarà di 400 yen; per quelli tra i 20.000 ed i 50.000 sarà di 1.000 yen e di 4.000 yen per quelli tra i 50.000 ed i 100.000. Fino ad ora, la tassa era di 1.000 yen a notte per soggiorni dal costo superiore ai 50.000.
(con informazioni di gov.br; global.toyota; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)