La Federazione delle Famiglie per la Pace Mondiale e l’Unificazione, meglio nota come Chiesa dell’Unificazione, ha annunciato, lunedì scorso, di aver presentato ricorso contro la decisione della Corte Distrettuale di Tokyo che, il 25 marzo, ne ha ordinato lo scioglimento.
Circa il finanziamento alla politica, intervenendo in conferenza stampa, lo scorso 7 aprile, Akira Nagatsuma del Partito Costituzionale Democratico ha ribadito la posizione del proprio partito circa l’introduzione del divieto di finanziamento a forze politiche, correnti di partiti, parlamentari e candidati da parte di aziende ed organizzazioni comprendendo anche l’acquisto di biglietti per gli eventi di autofinanziamento il quale non rientra nelle proposte di limitazione alle donazioni presentate da PLD, Nuovo Komeito e Partito Democratico per il Popolo.
A Tokyo, lo scorso 9 aprile, l’Assemblea prefettizia ha respinto – con i voti di PLD, Nuovo Komeito e Tomin First no Kai – la proposta del PCG di audire due ex segretari della Federazione edochiana del PLD che hanno ricoperto l’incarico tra il 2019 ed il 2022 in relazione ai fondi neri accumulati dal gruppo assembleare liberal-democratico.
Nella demografia, sono stati 41.969 i copri di anziani trovati morti in casa e non richiesti da nessuno poiché privi di parenti. Si tratta del 2,7% del totale dei morti di quell’anno. Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto Giapponese di Ricerca su 1.160 comuni, soltanto l’11,3% di questi ha delle linee guida su come procedere in questi casi. Il problema è destinato ad aggravarsi sempre di più dato che, secondo quanto elaborato dall’Istituto Nazionale di Ricerca su Popolazione e Sicurezza Sociale, per il 2050 i nuclei composti da una sola persona saranno il 44,3% del totale.
Nella sanità, lo scorso 9 aprile, il sindacato Zenroren e varie associazioni hanno manifestato in tutto il Paese per chiedere aumenti salariali e l’innalzamento del salario minimo orario a 1.500 yen.
Circa 300 persone hanno manifestato nei pressi del dicastero delle Finanze per chiedere aumenti salariali per i lavori del settore nonché nuove assunzioni che siano in grado, quantomeno, di sostituire il personale che va in pensione.
Sulla sicurezza stradale, secondo dati diffusi, mercoledì scorso, l’Agenzia Nazionale di Polizia, nel 2023, il 24,3% dei semafori installati nell’Arcipelago erano vecchi ed avevano superato il tempo all’interno del quale è opportuno sostituirli e che è fissato in 19 anni.
In politica estera, martedì scorso, il Sol Levante ha esteso di altri due anni le sanzioni contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea. Nell’ambito di una dichiarazione siglata da RdC, Giappone e Stati Uniti si è intanto ribadita la necessità di denuclearizzare la Penisola. La dichiarazione è stata respinta da Kim Yo Jong la quale, a nome del Partito del Lavoro di Corea, ha ribadito l’importanza per il proprio Paese di poter mantenere una deterrenza nucleare che lo ponga al riparo dalla mire statunitensi.
Rispetto al conflitto tra la NATO e la Federazione Russa, mercoledì scorso, il premier nipponico ha incontrato il segretario generale dell’organizzazione, l’olandese Mark Rutte, concordando il rafforzamento della cooperazione nell’industria della difesa. “Una NATO forte beneficerà grandemente il Giappone” ha dichiarato Ishiba manifestando l’interesse del proprio Paese alla partecipazione al comando NATO per gli equipaggiamenti da fornire all’Ucraina.
Stando alla Dichiarazione di Potsdam il Sol Levante non potrebbe avere un’industria militare.
In ambito militare, lo scorso 6 aprile, presso la base di Kure (Hiroshima) le Forze di Autodifesa hanno tenuto una celebrazione per la costituzione ufficiale di un’unità di risposta rapida per il trasporto marittimo. L’unità ha 100 effettivi e gestisce due navi, una di medio ed una di piccolo tonnellaggio, ma – in previsione – il dicastero prevede di espandere a 10 il numero di bastimenti. Il nuovo raggruppamento si colloca nell’ambito delle politiche di provocazione verso la Cina e di ostacolo alle intenzioni della RPC di riportare in armonia con Pechino la provincia ribelle di Taiwan.
Circa il terremoto in Myanmar, il ministro Nakatani ha annunciato, lunedì scorso, l’invio di un aeroplano C-130 delle FA verso quel Paese con un carico di 2,5 tonnellate di medicinali e strumenti medici.
L’otto aprile, intanto, con i voti della maggioranza e di larga parte dell’opposizione (PCD, PDP e PdI), la Camera dei Rappresentanti ha approvato il disegno di leggo presentato dall’esecutivo sulla “difesa informatica attiva” che conferirà maggiori poteri alle Forze di Autodifesa nel raccogliere informazioni sui cittadini e sulle loro comunicazioni nonché di intervenire all’estero. Motivando il voto contrario del Partito Comunista, Tetsuya Shiokawa, ha ha definito la legge “una violazione della Costituzione e del diritto internazionale”.
Shiokawa ha sottolineato che il governo potrebbe stipulare accordi con aziende private raccogliendo informazioni sugli utenti senza il loro consenso violando il segreto delle comunicazioni previsto dall’articolo 21 della Carta.
Il deputato ha poi sostenuto che, sulla base della norma, le FA potranno cedere a governi stranieri i dati raccolti e che, qualora le Forze di Autodifesa o la polizia dovessero attuare “misure di neutralizzazione” senza il consenso dell’altro Paese e basandosi esclusivamente sul “sospetto”, “ci sarebbe il rischio che ciò verrebbe considerato (da parte del Paese oggetto delle azioni delle FA ndr) un attacco preventivo in violazione del diritto internazionale” con il rischio di essere coinvolti in un eventuale conflitto.
In economia, la Banca del Giappone ha deciso, lunedì scorso, di mantenere invariate le prospettive di crescita per il Sol Levante nonostante il terremoto prodotto dai dazi introdotti dagli Stati Uniti. Nel proprio rapporto trimestrale, l’ente di emissione ha sostenuto che le nove regioni statistiche nelle quali è diviso l’Arcipelago, stanno “recuperando moderatamente”.
Il medesimo giorno, il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshimasa Hayashi, ha promesso che il governo monitorerà i mercati finanziari e farà “tutto ciò che è in suo potere” nella sfera economica e finanziaria onde evitare effetti negativi delle politiche statunitensi sull’economia nipponica.
Al fini di affrontare la questione il governo sta “valutando tutte le opzioni per determinare quale sarebbe il modo più efficace” ha affermato Ishiba, sempre nella giornata di lunedì nel corso di una seduta della Camera dei Consiglieri, rimarcando però che il Sol Levante “non si impegnerà in una ritorsione” e che dunque non risponderà a dazi con altri dazi.
Lunedì, Ishiba ha avuto un colloquio telefonico con Donld Trump ma senza ottenere nessuna esenzione per il proprio Paese. Il giorno successivo, il premier ha nominato Ryosei Akazawa, ministro per la Rivitalizzazione Economica e per altre deleghe minori (Miglioramento dei Salari, Nuovo Capitalismo, Aziende Innovative ecc.), di intavolare trattative con gli Stati Uniti.
Mercoledì, il Governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha promesso che l’istituto “guarderà con attenzione” l’impatto dei dazi sui consumi e sull’industria nazionale valutando anche interventi sulle politiche dei tassi.
Parlando con la stampa, il 9 aprile, il numero uno del Partito Costituzionale Democratico, Yoshihiko Noda, ha invitato il ministro Akazawa a recarsi il prima possibile negli Stati Uniti e di intavolare dialoghi con il ministro del Tesoro di quel Paese, Scott Bessent.
“Ciò che mi preoccupa di più sono i problemi di liquidità che devono affrontare le piccole e medie imprese. Siamo nel pieno dell’offensiva sindacale primaverile, e questo è un momento critico in cui ci chiediamo se gli aumenti salariali attuati dalle grandi aziende avranno un impatto sulle piccole e medie imprese. Dal punto di vista dei titolari di piccole e medie imprese, ritengo che la politica dei dazi del governo Trump stia avendo un impatto significativo sulle decisioni aziendali, quindi è urgente che il governo trasmetta rapidamente il messaggio che non occorrerà preoccuparsi del sostegno finanziario e di liquidità” come fatto in occasione della pandemia del SARS-CoV-2.
Noda ha poi rimproverato il governo circa la lentezza e l’indecisione nella risposta ai dazi ed invitato il governo al rafforzamento degli accordi di libero scambio come il CPTPP (l’accordo per l’area del Pacifico) ed il RCEP (quadro che vede insieme le maggiori economie dell’Asia).
Sempre il 9 aprile, l’esecutivo statunitense ha sospeso per 90 giorni i dazi, tranne che quelli imposti alle merci cinesi, avviando trattative con i Paesi interessati. La mossa è stata definitiva “un positivo sviluppo” da parte di Hayashi.
Sempre in campo macroeconomico, il Giappone ha registrato in febbraio un avanzo delle partite correnti pari a 4.060 miliardi di yen. Nel settore merci, il surplus nella bilancia commerciale è stato di 712,9 miliardi con le esportazioni che sono cresciute del 10,4% rispetto a febbraio del 2024 (9.000 miliardi) mentre le esportazioni sono scese dell’1,9% (8.290 miliardi).
Tra le imprese, secondo un’indagine condotta da Tokyo Shoko Research, i fallimenti con debiti superiori ai dieci milioni di yen avvenuti nel 2024 sono stati 10.144: il 12,1% in più rispetto all’anno precedente. Ben l’89,4% dei fallimenti hanno riguardato imprese con meno di dieci dipendenti. Il maggior numero di aziende che hanno chiuso i battenti operavano nel settore dei servizi (3.398 e cioè il 12,2% in più rispetto al 2023) seguito da quelle operanti nelle costruzioni (1.943 e +9,3%).
In agricoltura, il ministro Taku Eto ha annunciato che, fino a luglio, lo Stato immetterà sul mercato le scorte di riso acquistate dalla produzione nazionale al fine di calmierare i prezzi. L’annuncio, effettuato martedì scorso, è successivo alla notizia che – nonostante le 212.000 tonnellate di riso immesse sul mercato fino ad ora – i prezzi siano continuati a salire. A fine aprile, l’esecutivo prevede di vendere altre 100.000 tonnellate.
Al consumatore, i sacchi da cinque chilogrammi venduti tra il 24 ed il 30 marzo hanno avuto un prezzo medio pari a 4.206 yen: in crescita per il tredicesimo mese consecutivo ed oltre il doppio rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Chiudendo con l’industria, lo scorso 9 aprile, con i voti della maggioranza e quelli del Partito Costituzionale Democratico, di quello Democratico per il Popolo e di quello dell’Innovazione, è stato approvato dalla Commissione Economia, Commercio e Industria del un disegno di legge presentato dal governo e che prevede di sostenere con enormi contributi pubblici (oltre 10.000 miliardi di yen) le aziende produttrici di semiconduttori ed in primo luogo Rapidus. Contrari alla norma il Partito Comunista e Reiwa Shinsengumi.
Nel corso del dibattito, Kotaro Tatsumi del PCG ha portato l’esempio di Renesas Electronics la quale, nonostante produca utili ed abbia ricevuto, secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Industria, circa 30 miliardi di yen abbia ridotto, negli ultimi 15 anni, il numero di dipendenti da 48.000 a 21.000.
(con informazioni di boj.or.jp; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)