Settimana iniziata con le notizie di politica estera. Domenica 20 aprile, rispondendo a dei giornalisti, il premier Ishiba ha affermato che non utilizzerà la cooperazione militare con gli Stati Uniti come arma nel corso della discussione sui dazi imposti dal governo Trump.
Frattanto, lo scorso lunedì, è stata pubblicata una fotografia dell’incontro tra il ministro Ryosei Akazawa ed il Presidente Trump nella quale il ministro nipponico, presente a Washington per negoziati sui dazi, indossa un cappellino con lo slogan “Make America Great Again”. Il ministro – il quale partirà nuovamente per gli Stati Uniti il 30 aprile – ha dichiarato che l’umiliante fotografia non aveva messaggi politici e chiarito che non gli è stato chiesto il consenso per renderla pubblica.
Intervenendo, nella medesima giornata, in Camera dei Consiglieri, il premier ha dichiarato come, nel dialogo con gli Stati Uniti, la sostanza sia più importante della velocità.
Mercoledì, Ishiba, interrogato dalle opposizioni, ha ribadito che il Sol Levante continuerà a sottolineare l’importanza del libero commercio nell’ambito dei negoziati con gli Stati Uniti.
Mercoledì, Scott Bessent, ministro del Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato che il proprio Paese non ha “alcun obiettivo monetario” nell’ambito dei negoziati con il Sol Levante.
Il giorno seguente, Bessent ha incontrato a Washington il ministro delle Finanze nipponico, Katsunobu Kato, giunto negli Stati Uniti per partecipare al G7 dei ministri con delega analoga. Kato ha confermato che la controparte non ha posto alcuna problematica di natura monetaria.
Intervenendo alla Dieta, lo scorso 22 aprile, il parlamentare del PCG, Taku Yamazoe, ha definito “scandalosa” la possibilità che il Giappone apra a maggiori importazioni di riso – in esenzione dai dazi – dagli Stati Uniti in cambio di un alleggerimento dei dazi alle importazioni imposti per il Giappone. Yamazoe ha sottolineato come un aumento delle importazioni condurrebbe ad un’ulteriore riduzione della produzione nazionale ed a crescenti difficoltà per gli agricoltori giapponesi. Il 25 aprile, una delegazione di parlamentari del PCG ha incontrato il ministro dell’Agricoltura, Taku Eto, ribadendo la necessità di un sostengo alla produzione nazionale di riso e di non cedere alle richieste statunitensi circa un aumento delle importazioni.
“Non dobbiamo mai offrire maggiori importazioni come tributo agli Stati Uniti né usarle come merce di scambio” ha dichiarato, nel corso dell’incontro, il parlamentare Takaaki Tamura.
Sulla la crisi prodottasi in seguito alle politiche commerciali statunitensi, Akira Nagatsuma, a nome del Partito Costituzionale Democratico, ha chiesto misure straordinarie come una moratoria sui debiti verso l’erario per le imprese, la ripresa di prestiti senza tassi d’interesse come venne fatto in occasione della pandemia e l’aumento dei sussidi per la riqualificazione dei lavoratori licenziati.
Nagatsuma ha anche chiesto di non rincorrere gli Stati Uniti nella corsa agli armamenti mentre Koike ha sottolineato che il Sol Levante sia diventato la più grande base degli Stati Uniti nel mondo e che versi un bilancio (pari, quest’anno, a 227,4 miliardi di yen) per coprire i costi della presenza statunitense nell’Arcipelago nonostante non sia tenuto a farlo sulla base dell’accordo bilaterale.
Koike ha messo in luce come il Giappone contribuisca al 74,5% dei costi di dispiegamento delle truppe a stelle e strisce mentre la Germania soltanto per il 32,6%, la Corea del Sud per il 40% e l’Italia per il 41%.
Il 23 aprile, interrogando il premier, il leader dei costituzional-democratici, Yoshihiko Noda, ha chiesto che il Giappone affronti la questione in alleanza con altre nazioni.
“Se gli Stati Uniti sono costretti ad ammainare la bandiera del libero scambio, il Giappone deve essere pronto e avere una strategia diplomatica per alzare quella bandiera ed assumere un ruolo guida nella creazione di una rete di zone di libero scambio” ha affermato il Presidente del PCD chiedendo poi alla maggioranza di investire nell’espansione del CPTPP (l’accordo di libero scambio per l’area del Pacifico ndr).
Venerdì, l’esecutivo ha presentato un pacchetto di misure volte ad attenuare le conseguenze delle politiche commerciali statunitensi e dell’inflazione. Il pacchetto si concentra sulla ripresa della domanda interna.
Circa i rapporti con gli altri vicini asiatici, il 21 aprile, pur evitando di recarsi di persona, il premier ha inviato al tempio Yasukuni, luogo di culto che celebra i caduti per l’Imperatore e, tra essi, numerosi criminali di guerra, un’offerta cerimoniale.
Simili offerte sono state inviate dai ministri Takamaro Fukuoka (Lavoro e Salute) e Minoru Kiuchi (Sicurezza Economica). Circa 70 i parlamentari, in maggioranza liberal-democratici, ad aver visitato il tempio.
“Il governo della Repubblica di Corea esprime profonda delusione e rammarico per il fatto che i leader di governo del Giappone abbiano nuovamente inviato offerte e reso omaggio al Santuario Yasukuni, che glorifica la guerra di aggressione giapponese e consacra i criminali di guerra. Il governo della Repubblica di Corea esorta fermamente i leader del Giappone ad affrontare la storia con franchezza ed a dimostrare con i fatti la propria umile riflessione ed il sincero rimorso per la storia del Giappone e sottolinea che ciò costituisce un fondamento importante per lo sviluppo di relazioni orientate al futuro tra i due Paesi che siano basate sulla fiducia reciproca” si legge in un comunicato emesso dal ministero degli Esteri di Seul.
Sempre in relazione all’occupazione coloniale giapponese, venerdì scorso, la Corte Distrettuale di Cheongju ha condannato lo Stato nipponico a risarcire con 200 milioni di won al figlio di una schiava sessuale dell’esercito giapponese. La sentenza è la terza di questo tipo (le altre due sono del gennaio 2021 e del novembre del 2023). Il ministro degli Esteri di Tokyo, Takeshi Iwaya, ha definito la sentenza “assolutamente inaccettabile” e ribadito che, per il Sol Levante, la questione dei risarcimenti alle vittime dell’occupazione coloniale è stata chiusa con l’accordo bilaterale del 1965.
Frattanto, il Presidente del Nuovo Komeito, Tetsuo Saito, è partito, martedì scorso, per una visita di tre giorni in Cina. La guida del partito centrista ha consegnato una lettera del premier Ishiba destinata al Presidente cinese Xi Jinping. Nel corso della propria visita, Saito ha incontrato Liu Jianchao, responsabile del dipartimento esteri del PCC con il quale ha discusso principalmente delle importazioni di carne bovina giapponese da parte della Cina (importazioni vietate dal 2001 quando nell’Arcipelago esplosero dei casi di mucca pazza); Wang Huning, Presidente della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese.
In occasione della morte di Papa Francesco, il premier ha inviato un messaggio di cordoglio ricordandone l’impegno per la diplomazia. Un messaggio è stato inviato anche dall’Imperatore.
Saranno due i cardinali giapponesi che parteciperanno al conclave che sarà convocato per l’elezione del nuovo pontefice: Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo, e Manyo Maeda, arcivescovo di Osaka.
Giovedì scorso, è intanto giunto a Tokyo il primo ministro lussemburghese, Luc Frieden. Nei colloqui con Ishiba, le due parti hanno confermato la stretta cooperazione nel contrasto a Russia e Cina.
“Lussemburgo e Giappone credono nell’ordine multilaterale basato su regole, nello stato di diritto e nel libero scambio” ha affermato Frieden il quale ha poi incontrato rappresentanti del mondo dell’economia per poi recarsi ad Osaka ove ha visitato il padiglione del proprio Paese.
In ambito militare, le forze dei Marines statunitensi che stanno trasferendosi da Okinawa a Guam, dovrebbero iniziare a giungere nel territorio USA in giugno. Complessivamente dovrebbero essere 4.000 i militari che lasceranno la più meridionale delle Prefetture nipponiche.
Sempre ad Okinawa, secondo indiscrezioni apparse sulla stampa, è stato arrestato un altro militare statunitense accusato di violenza sessuale. Soltanto da alcune settimane, con l’obiettivo di ridurre i reati compiuti dalle forze di occupazione, erano ripresi dei pattugliamenti congiunti con la partecipazione di polizia giapponese e polizia militare statunitense.
Venerdì scorso, in relazione al crimine, 25 parlamentari hanno presentato una protesta ai Ministeri di Esteri e Difesa.
In politica interna, lo scorso lunedì, la numero uno della confederazione sindacale Rengo ha incontrato il Presidente del PCD consegnandogli una lettera con la quale si chiede l’intervento dei costituzional-democratici per una modifica del diritto di famiglia che consenta alle donne sposate di conservare il cognome da nubile.
Sulla cooperazione tra i partiti dell’opposizione nei 32 collegi uninominali che saranno oggetto di rinnovo nelle prossime elezioni per il rinnovo della Camera dei Consiglieri, il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike, ha chiuso le porte a candidature unitarie che coinvolgano il Partito dell’Innovazione ed il Partito Democratico per il Popolo in quanto le due forze sono state, negli ultimi anni, ed in particolare da quando Ishiba è premier, stampella della maggioranza.
Sulle bollette di elettricità e gas, a seguito di alcune dichiarazioni da parte del premier circa la necessità di alleviare il carico delle utenze per le famiglie, Yoshihiko Noda ha chiesto che venga redatto un bilancio supplementare che affronti la questione.
“Quando emerge una situazione che viene definita una crisi nazionale, credo che sia necessario utilizzare il denaro con una prospettiva, quindi ritengo che un bilancio supplementare sia necessario” ha affermato Noda chiedendo che non si emettano ulteriori titoli di Stato a copertura di eventuali nuove spese.
In chiusura di settimana, Noda ha proposto la sospensione, per un anno, dell’applicazione della tassa sui consumi sugli alimenti.
Martedì, Ishiba si è impegnato ad un taglio delle accise di 10 yen al litro su benzina e diesel e di 5 sul cherosene. I tagli saranno in vigore dal 22 maggio. Non ancora chiara la copertura per le mancate entrate.
Junya Ogawa, Segretario del PCD, ha ritenuto la misura insufficiente e ribadito la proposta del proprio partito che è di abolire le accise giungendo, per la benzina, ad un taglio di almeno 25 yen al litro.
Sulla sanità, Akiko Kurabayashi del PCG, intervenendo in commissione Salute della Camera alta, ha chiesto all’esecutivo di ritirare un piano di sovvenzioni (da 29,4 miliardi di yen) agli ospedali che mira, sotto la maschera della “ottimizzazione”, a tagliare 50.000 posti letto negli ospedali. Il piano, nel contesto del deficit di bilancio che ha riguardato, nel 2024, la maggioranza degli ospedali, ha attirato l’attenzione di numerose strutture.
Circa le contaminazioni da PFAS nelle acque, secondo dati resi noti, venerdì scorso, dall’esecutivo ed afferenti a circa 2.000 siti in 39 Prefetture, ha mostrato come il limite di 50 nanogrammi per litro è stato superato in 242 località. Il livello più alto si è registrato a Settsu (Osaka) ove sono stati rilevati 26.000 nanogrammi per litro.
Nell’energia, l’Agenzia per l’Energia Atomica, con il suo direttore, Masayuki Shinozaki, ha annunciato che, entro il 2028, prevede di produrre idrogeno dal proprio impianto nucleare sito nella Prefettura di Ibaraki. La richiesta di autorizzazione è stata depositata, lo scorso 27 marzo, presso l’Autorità Regolatrice per il Nucleare. Se approvato, si tratterebbe del primo utilizzo di un impianto nucleare per la produzione di idrogeno.
Frattanto, secondo dati governativi resi noti lo scorso venerdì, nel 2024, le emissioni di gas serra del Sol Levante sono state pari ad 1,07 miliardi di tonnellate: il 4% in meno rispetto al 2022.
Nella pubblica amministrazione, secondo un sondaggio condotto – tra novembre e dicembre dello scorso anno – dal Ministero degli Interni e Comunicazioni (11.507 le risposte ottenute da dipendenti di 388 amministrazioni locali) ha mostrato come il 35% dei dipendenti pubblici abbia subito comportamenti aggressivi da parte del pubblico: oltre tre volte a quanto riscontrato nel settore privato. Di recente, l’esecutivo ha depositato un disegno di legge che richiede alle aziende ed ai comuni di stabilire dei regolamenti volti a tutelare i propri dipendenti dai clienti introducendo dei sistemi di denuncia.
Ad Osaka, sono iniziati giovedì scorso i lavori per la costruzione dell’albergo con annesso casinò. La struttura, la quale dovrebbe essere completata nel 2030, sarebbe la prima casa da gioco del Giappone.
Frattanto, secondo quanto comunicato dal comitato organizzatore dell’evento, l’Esposizione Mondiale che sta svolgendosi in città ha avuto un milione di visitatori nei primi 13 giorni di apertura. A favorire l’afflusso è stato il periodo di vacanza (la cosiddetta “settimana d’oro”) che copre i primi giorni di maggio.
In economia, i prezzi delle unità abitative di nuova costruzione nella capitale sono aumentati, nel 2024, dell’11,2% per una media pari a 116.320.000 yen. A determinare l’aumento dei prezzi è stata la crescita del costo del lavoro e dei materiali da costruzione nonché la minore disponibilità di appartamenti sul mercato. Nei 23 municipi di Tokyo, infatti, il numero di appartamenti messi in vendita è calato del 25,5%: 8.272 in termini assoluti.
Al di fuori dei 23 municipi, la crescita è stata del 13,2%; del 20,5% a Saitama (58.930.000 yen); del 10,6% a Chiba (56.040.000); del 7,2% (65.870.000) a Kanagawa.
In ambito monetario, lo yen si è apprezzato sostanzialmente sul dollaro mantenendosi a quota 140 e scendendo, martedì scorso, a quota 139.
Sui consumi, nonostante l’immissione sul mercato di migliaia di tonnellate del riso stoccato nelle scorte pubbliche, i prezzi di questo alimento base hanno continuato a crescere. Secondo quanto reso noto, lunedì scorso, dal Ministero dell’Agricoltura, i sacchi da cinque chilogrammi – nella settimana dal 7 al 13 aprile – sono stati venduti ad una media di 4.217 yen: 2.139 yen più rispetto alla stessa settimana dell’anno precedente e 3 yen in più rispetto alla settimana precedente.
In aprile, nei 23 municipi della capitale, il prezzo del riso è cresciuto del 93,8% rispetto al medesimo mese del 2024.
Nell’auto, la cinese BYD ha annunciato, giovedì scorso, che, entro la fine del 2026, immetterà sul mercato un’auto elettrica di piccola cilindrata destinata espressamente al mercato nipponico. Il nuovo modello dovrebbe avere un costo che si aggirerà sui 2,5 milioni di yen.
Sempre in questo campo, Nissan Motor ha stimato, giovedì scorso perdite per l’anno fiscale conclusosi in marzo comprese tra i 700 ed i 750 miliardi di yen.
“La dirigenza ha condotto un’analisi approfondita degli asset produttivi, la quale ha portato a svalutazioni per oltre 500 miliardi di yen in America Settentrionale, America Latina, Europa e Giappone. Inoltre, si prevede che i costi di ristrutturazione supereranno i 60 miliardi di yen nell’ambito delle misure di risanamento in corso. Nonostante la perdita netta prevista, Nissan mantiene una solida posizione di liquidità, prevedendo di chiudere l’esercizio 2024 con una liquidità netta di 1.498 miliardi di yen. L’azienda dispone di 2.200 miliardi di yen in liquidità e mezzi equivalenti, oltre a 1.200 miliardi di yen di prestiti a società di finanziamento delle vendite, per un totale di 3.400 miliardi di yen di liquidità disponibile” si legge in un comunicato emesso dall’azienda.
Nell’anno fiscale 2024, l’azienda ha prodotto 3.048.717 vetture (-10,1% rispetto all’anno precedente) delle quali 2.407.369 all’estero (-9,85) e 641.348 (-11,5%) in Giappone. Fortemente calata la produzione negli Stati Uniti (poco più di 500.000 vetture e -17,4%) ed in Cina (613.434 e cioè -17,7%) mentre si è accresciuta quella in Messico (678.019 e +7,8%).
In casa Toyota Motor, l’azienda ha reso noti, giovedì scorso, i dati sulla produzione del 2024. Il gruppo ha prodotto 9.680.00 vetture (-2,9% rispetto all’anno precedente) delle quali 3.236.420 (-2,2%) nell’Arcipelago.
Le vendite sono calate dello 0,3% (10.270.000 auto delle quali 1.505.255, -1,6%, in Giappone; 2.337.795, -0,3%, negli Stati Uniti ed 1.789.357, -5,9%, in Cina).
Sommando le auto a marchio Toyota e Lexus con quelle a marchio Daihatsu ed Hino, sono state vendute 11.010.833 vetture (-0,7%) e prodotte 10.902.058 (-2,7%).
(con informazioni di gouvernement.lu; mofa.go.kr; byd.co.jp; global.nissannews.com; global.toyota; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)