Iniziamo questa Pillola con la demografia. Secondo dati governativi pubblicati lo scorso 4 maggio, la popolazione con meno di 15 anni, al primo aprile, è stata pari a 13.660.000 persone: -350.000 rispetto all’anno precedente e l’11,1% (-0,2%) in termini percentuali sul totale.
Tra i 37 Paesi con oltre 40 milioni di abitanti, il Giappone ha avuto il secondo tasso percentuale più basso di persone sotto i 15 anni, piazzandosi davanti soltanto alla Corea del Sud che ha avuto una percentuale del 10,6%.
Sul nucleare, il cinque marzo, gruppi di cittadini hanno manifestato a Sapporo contro il via libera alla riattivazione delle centrale di Tomari accordato dall’Agenzia Regolatrice per il Nucleare.
In politica interna, il premier Ishiba ha smentito, lo scorso giovedì, le asserzioni contenute in un articolo di Shukan Bunshun che attribuiva allo stesso 30 milioni di yen di donazioni non dichiarate. Sul tema, Ishiba era stato interrogato dalle opposizioni e, tra questi, dal Presidente del PCD, Yoshihiko Noda.
Sul lavoro, il 7 maggio, con i voti favorevoli di PLD, Nuovo Komeito, PCD, PDP e Nippon Ishin no Kai e con quelli contrari di PCG e Reiwa Shinsengumi, è stato approvato in commissione Salute e Lavoro della Camera dei Rappresentanti, un disegno di legge che consentirebbe il trasferimento ad aziende private le ispezioni di sicurezza su gru, caldaie ed altre attrezzature.
Il 9 maggio, intanto, è passato, nella commissione competente della Camera dei Rappresentanti, con i voti della maggioranza e di Nippon Ishin no Kai, il disegno di legge promosso dall’esecutivo che mira a riformare il Consiglio delle Scienze del Giappone. La riforma mira a porre l’organismo sotto il controllo del governo imponendo l’istituzione di un consiglio di valutazione sulle attività ed i piani dell’ente nonché la creazione di un collegio dei revisori dei conti esterno e di un comitato per la valutazione delle candidature dei nuovi membri che comporranno l’assemblea. Tanto il Consiglio stesso quanto le opposizioni contestano la riforma.
La norma “trasformerò il Consiglio in un’organizzazione che farà ciò che vuole il governo ed è totalmente inaccettabile” ha commentato Tetsuya Shiokawa, a nome del Partito Comunista, forza politica che ha sempre denunciato i tentativi della maggioranza di trascinare il mondo accademico nelle ricerche a scopo bellico.
Circa la cerimonia di commemorazione del bombardamento di Nagasaki che si terrà il prossimo 9 agosto, il sindaco della città, Shiro Suzuki, ha deciso che quest’anno tutti i rappresentanti di Paesi che hanno rappresentanze in Giappone saranno invitati. Lo scorso anno, il sindaco decise di non invitare Israele – per il genocidio del popolo palestinese in atto e, per solidarietà con gli autori dello sterminio, il rappresentante dell’UE e quelli dei Paesi del G7, decisero di non andare – ed i rappresentanti di Russia e Bielorussia per l’ingresso della Russia nel conflitto civile ucraino.
In politica estera, un elicottero della Guardia Costiera della Repubblica Popolare Cinese avrebbe violato, lo scorso 3 maggio, lo spazio aereo nipponico nei pressi delle isole – rivendicate da Pechino – Senkaku. Liu Jinsong, responsabile del Dipartimento per gli Affari Asiatici del Ministero degli Esteri della RPC, ha ribattuto alle accuse e contestato a Tokyo attività illegali portate avanti da un aereo civile giapponese. Venerdì scorso, a seguito dell’incidente, il governo giapponese ha invitato gli aerei civili ad essere cauti nel sorvolo delle Senkaku.
Circa la cooperazione internazionale, secondo dati elaborati dall’OCSE, nel 2024, il Sol Levante si è classificato quarto, dietro gli Stati Uniti, la Germania e la Gran Bretagna nel volume degli aiuti per complessivi 16,8 miliardi di dollari concessi in aiuti allo sviluppo.
Circa i dazi imposti dal governo Trump, lo scorso 3 maggio, nuovi ne sono stati introdotti, al 25%, sulle importazioni di componenti e motori per auto. Per il Giappone, le esportazioni di auto e componenti verso gli Stati Uniti rappresentano un terzo del totale delle merci dirette verso quel Paese.
Frattanto, la ministra all’Agricoltura degli Stati Uniti, Brooke Rollins, ha annunciato un tour asiatico che la porterà a visitare Giappone, India e Vietnam. La visita è ovviamente legata ad inserire il tema delle esportazioni di prodotti agricoli statunitensi verso questi Paesi nell’ambito dei negoziati sui dazi.
“Se continuiamo ad offrire prodotti agricoli ed altri beni come merce di scambio, gli Stati Uniti si prenderanno solo le parti migliori ed il Giappone, che è stato in prima linea nei negoziati, finirà per ottenere il peggior risultato possibile. L’intero sistema daziario di Trump è una richiesta scandalosa che viola l’accordo commerciale tra Giappone e Stati Uniti ed altri accordi, ed è diventato sempre più necessario collaborare con i Paesi di tutto il mondo per farli revocare” ha affermato, mercoledì scorso, Akira Koike, Segretario del Partito Comunista Giapponese.
In chiusura di settimana, i ministri Muto e Akazawa hanno ribadito che la posizione del Giappone rimane invariata e mira alla abolizione dei dazi reciproci su auto ed alluminio.
Giovedì, intanto, si sono incontrati, a Tokyo, i ministri Takeshi Iwaya e Yoji Mito ed il commissario dell’Unione Europea per il Commercio e la Sicurezza Economia, Maros Sefcovic. Le due parti hanno ribadito la propria contrarietà ai dazi ed alle altre misure statunitensi che limitano il commercio.
In ambito militare, lo scorso lunedì, il ministro della Difesa di Tokyo, Gen Nakatani, ha incontrato a Nuova Delhi l’omologo indiano, Rajnath Singh, con il quale ha concordato l’aumento della cooperazione nel settore bellico e maggiori esercitazioni congiunte. Le due nazioni discuteranno anche circa la costituzione di un organismo permanente di dialogo tra le rispettive forze armate.
Nakatani ha anche espresso il sostegno del Sol Levante all’India nel recente scontro con gruppi terroristici che, secondo Nuova Delhi, avrebbero il supporto del Pakistan.
Critiche alla cooperazione con il Subcontinente, la quale si esplica proprio quando sono in corso scontri armati tra India e Pakistan, sono state avanzate, lo scorso 8 maggio, da Taku Yamazoe.
Il giorno precedente, Nakatani aveva incontrato, a Colombo, il viceministro della Difesa dello Sri Lanka, Aruna Jayasekara. Il ministro nipponico ha espresso le proprie “forti preoccupazioni circa i tentativi unilaterali di cambiare lo status quo” e cioè, pur senza menzionarla, verso la proiezione interazionale della Cina. Nakatani ha poi incontrato la prima ministra, Harini Amarasuriya, la quale ha espresso l’apprezzamento per gli aiuti erogati dall’Agenzia Giapponese per la Cooperazione Internazionale.
“Molti operatori del settore provano maggior ansia più per come l’incertezza abbia portato ad un calo della spesa e degli investimenti, piuttosto che per un effetto diretto” dei dazi statunitensi, ha dichiarato, mercoledì scorso, il numero uno di Keidanren, Masakazu Tokura,
In patria, un tavolo consultivo del dicastero della Difesa ha iniziato ad esaminare il piano di rafforzamento delle forze armate che allocherà, nei prossimi cinque anni, 43.000 miliardi di yen. Il tavolo, presieduto da Sadayuki Sakakibara, ex numero uno di Keidanren, presenterà – probabilmente in estate – al Ministero una valutazione.
Frattanto, un rapporto compilato dal dicastero della Difesa degli Stati Uniti, ha mostrato come le aggressioni sessuali che avrebbero coinvolto militari statunitensi di stanza in Giappone sono state, tra il 2013 ed il 2020, 2.070. Ben 949 sono stati i casi denunciati nella Prefettura di Okinawa. Per Arma, 886 hanno coinvolto marines, 663 la Marina, 419 l’Aeronautica e 102 l’Esercito. Il 90% delle vittime sono soldatesse statunitensi ma le restanti sono cittadine giapponesi.
In economia, la spesa delle famiglie del 2024 è scesa dello 0,1%. In termini assoluti, la spesa dei nuclei di due o più componenti è stata, in media, di 304.178 yen al mese.
Per categoria, le spese in alimenti, le quali rappresentano il 28,3% del totale (record dal 1981), sono scese dell’1% mentre quelli per trasporti e comunicazioni del 2,6%.
Sull’inflazione, nella settimana terminata il 27 aprile, il prezzo medio del riso al consumatore è stato di 4.233 yen: 13 yen in più rispetto alla settimana precedente ed oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Intervenendo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 7 maggio, il Segretario del Partito Costituzionale Democratico, Junya Ogawa, ha ribadito la necessità di un azzeramento dell’imposta sui consumi per i prodotti alimentari e manifestato l’intenzione di presentare una proposta di legge in merito.
Un taglio all’imposta sui consumi, non soltanto per i prodotti alimentari, è una necessità sottolineata anche da Akira Koike del PCG.
Il giorno successivo, i segretari del PLD e del Nuovo Komeito, Moriyama e Nishida, hanno concordato circa la necessità che la maggioranza presenti un piano di misure per attutire gli effetti dell’inflazione.
Nell’auto, Mitsubishi Motors ha annunciato, mercoledì scorso, di aver siglato un accordo con la sede taiwanese di Foxconn per la produzione di componenti per veicoli elettrici.
Nella medesima settimana, l’azienda ha annunciato di voler immettere sul mercato statunitense un nuovo veicolo ibrido che sarà sviluppato insieme a Nissan.
Toyota Motor, ha intanto comunicato che, per l’anno fiscale in corso, prevede una riduzione degli utili pari al 34,9% per 3.100 miliardi in termini assoluti. L’ultima previsione è motivata, principalmente, dai dazi introdotti dagli Stati Uniti e dalle ricadute particolarmente pesanti che questi avranno per il Giappone.
Sempre nell’auto, in chiusura di settimana, Nissan Motor ha annunciato di aver abbandonato il piano di costruzione di una nuova fabbrica nella Prefettura di Fukuoka ove si sarebbero dovuti produrre dei veicoli elettrici. Appena cinque mesi fa, l’azienda aveva siglato un memorandum d’intesa con la Prefettura e con la città di Kitakyushu ove l’impianto avrebbe dovuto sorgere.
Nelle telecomunicazioni, Nippon Telegraph and Telephone, ha annunciato, giovedì scorso, che riacquisterà la totalità delle azioni (ad oggi ne possiede il 58%) della controlla NTT Data Group. L’operazione potrebbe costare oltre 2.370 miliardi di yen.
Nell’intrattenimento, Nintendo ha comunicato, giovedì scorso, che prevede un aumento delle vendite per l’anno fiscale 2025 del 63,1% per 1.900 miliardi di yen. A motivare le previsioni sono le consistenti prenotazioni della Switch 2.
Nell’elettronica, Panasonic Holding ha annunciato, venerdì scorso, un piano di ridimensionamento della propria forza lavoro di enorme entità: 10.000 persone. L’azienda, la quale impiega 230.000 lavoratori, lascerà a casa 5.000 dipendenti in Giappone ed altrettanti all’estero. I profitti dell’azienda, nell’anno fiscale terminato a marzo, sono scesi del 17,5% per complessivi 366,21 miliardi di yen.
Chiudendo con l’industria pesante, Nippon Steel ha reso note, venerdì scorso, le previsioni di bilancio per l’anno fiscale in corso prevedendo profitti in calo del 42,9% (200 miliardi di yen in termini assoluti). Il dato è ovviamente connesso alle misure imposte dagli Stati Uniti ed al clima di incertezza che esse generano.
(con informazioni di oecd.org; pib.gov.in; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)