Nel 2024, il 39,3% dei nipponici provava, almeno saltuariamente, solitudine. Il dato emerge da una ricerca portata avanti dal governo e che fa il punto su una legge volta a contrastare il fenomeno ma che non sembra aver ottenuto risultati apprezzabili dato che la percentuale è identica a quella del 2023.
Sul welfare, secondo quanto pubblicato dal periodico comunista Akahata, nei quattro anni precedenti il 2024, gli uffici di assistenza sociale – fondamentali nell’attribuzione a coloro che ne hanno bisogno dei servizi infermieristici a domicilio dato che redigono la prima relazione – sono diminuiti dell’8,73% con 29 comuni che non hanno nemmeno una sede aperta. A livello nazionale, tali strutture sono passate dalle 39.979 del 2020 alle 36.488 del 2024.
Un tavolo consultivo del Ministero della Salute ha approvato, mercoledì scorsa, una bozza di proposta volta alla copertura di molti dei costi legati al parto e che oggi sono al di fuori di quanto rimborsabile dall’assicurazione sanitaria pubblica.
Sull’inflazione, parlando con i giornalisti, lo scorso 11 maggio, il premier Ishiba ha espresso cautela circa il taglio dell’imposta sui consumi, almeno sui prodotti alimentari, quale strumento per attenuare le conseguenze dell’aumento dei prezzi sulle famiglie. A preoccupare il capo del governo sono le mancate entrate che un abbassamento dell’imposta produrrebbe.
Il giorno seguente, Ishiba ha anche criticato l’idea di ricorrere a nuovo debito per il finanziamento di misure di stimolo all’economia. A fine marzo, il debito nipponico è stato pari ad 1.323.720 miliardi di yen: 26.550 miliardi in più rispetto all’anno fiscale precedente.
Nella stessa giornata, il PLD ed il Nuovo Komeito hanno concordato la presentazione di un bilancio suppletivo da presentarsi entro luglio volto al contrasto all’inflazione ed all’attenuazione degli effetti sull’economia nipponica prodotti dai dazi statunitensi.
In chiusura di settimana, Yoshihiko Noda, a nome dei costituzional-democratici ha ribadito la necessità di un azzeramento dell’imposta sui consumi per i prodotti alimentari.
Proprio sull’inflazione, per la prima volta da 18 settimane, il prezzo medio del riso al consumatore è calato, anche se di poco. Nella settimana che andava dal 28 aprile al 4 maggio, il prezzo medio del sacco da cinque chilogrammi è stato di 4.214 yen: 19 yen in meno rispetto alla settimana precedente ma comunque doppio rispetto allo stesso periodo del 2024.
I prezzi del riso “non sono alti” ha dichiarato, intervenendo in conferenza stampa, lo scorso 13 maggio, il presidente di Centrale delle Cooperative Agricole, Toru Yamano. Proprio l’organo di rappresentanza delle cooperative ha ricevuto la maggior parte delle scorte di riso stoccate dallo Stato ed immesse sul mercato al fine di calmierare i prezzi.
“Vogliamo un prezzo equo per i consumatori ed i produttori e che sia in linea con i costi di produzione” ha dichiarato Yamano il quale si è anche espresso contro concessioni ad importazioni di riso dagli Stati Uniti nell’ambito delle trattative sui dazi in quanto esse “avrebbero un impatto fortemente negativo sul futuro della sicurezza economica e minaccerebbero l’interesse nazionale”.
Su quest’ultimo punto, il Segretario del PLD, Hiroshi Moriyama, ha dichiarato di “non aver sentito nulla a riguardo” e che “per quanto comprendo, non c’è nessun piano del genere”.
Dall’opposizione, Kazuhiko Shigetoku, ha ribadito la necessità di un tagli dell’imposta sui consumi mentre, sulla questione dazi, il Giappone dovrebbe “assumere una posizione negoziale ferma” in particolare rispetto ai dazi introdotti nella settimana precedente sui componenti per auto.
In politica interna, il Ministero dei Trasporti ha emesso una nota di biasimo all’indirizzo di Japan Airport Termina, società che gestisce gli edifici dell’aeroporto di Tokyo Haneda, per rapporti con una società di consulenza diretta dal figlio di Makoto Koga, già Segretario del Partito Liberal-Democratico. La società diretta da Koga non è attualmente operativa ed ha ottenuto consulenze per progetti pretestuosi come quello per l’installazione di sedie che effettuano massaggi.
Il 13 maggio, dopo il passaggio in commissione, la plenaria della Camera dei Rappresentanti ha approvato, con i voti della maggioranza e di Nippon Ishin no Kai, un disegno di legge, il quale passa adesso all’esame della Camera dei Consiglieri, che minerà l’autonomia del Consiglio delle Scienze del Giappone prevedendo l’istituzione di un comitato dei revisori dei conti esterno e di nomina governativa ed un comitato di selezione delle candidature per far parte dell’organismo che sarà posto sotto l’autorità del governo.
Per le opposizioni e per il mondo accademico, la norma è finalizzata a colpire la libertà di ricerca ed a piegare la ricerca scientifica a finalità belliche.
Sul finanziamento alla politica, il 15 maggio, l’opposizione progressista ha chiesto congiuntamente alla maggioranza di presentare proposte da approvarsi entro l’attuale sessione dei lavori della Dieta. In particolare, il Partito Costituzionale Democratico e quello Comunista hanno ribadito la propria posizione circa l’inserimento di un divieto totale di finanziamento a politici, partiti e loro correnti, da parte di aziende ed organizzazioni. Su questo punto, il PLD non sembra disposto a venire incontro alle richieste ed ha presentato un disegno di legge che prevede unicamente la pubblicità delle donazioni di importo particolarmente elevato.
“Le radici di questo problema risiedono nello scandalo dei fondi neri del Partito Liberal-Democratico, e la fonte di tali fondi neri, ovvero le entrate provenienti dai partiti politici che raccolgono fondi, è rappresentata da donazioni da parte di aziende e organizzazioni, motivo per il quale l’opinione pubblica è così fortemente a favore di un divieto” ha dichiarato Tetsuya Shiokawa del PCG.
Sul lavoro, sempre il 15 maggio, è stata approvata – con i voti favorevoli di PLD, Nuovo Komeito, PDP e PCD mentre PCG e Reiwa Shinsengumi si sono espressi contro – un disegno di legge sugli straordinari nella pubblica amministrazione che mantiene l’ingiustizia dell’esclusione dal pagamento degli stessi per gli insegnanti ai quali verrà concesso soltanto un graduale aumento dell’importo delle indennità.
Frattanto, un comitato interno al PLD ha presentato una bozza di rapporto auspicante l’allargamento delle categorie di lavoratori stranieri che potranno ottenere un visto nell’ambito del sistema destinato ai lavoratori specializzati. Nella proposta, i settori ove sarà possibile assumere lavoratori specializzati stranieri saliranno da 16 a 19.
In politica estera, l’undici maggio, il Presidente cileno Gabriel Boric ha incontrato a Tokyo Shigeru Ishiba. I due capi di governo hanno espresso la propria comune contrarietà alle restrizioni al commercio derivanti dai dazi recentemente introdotti dagli Stati Uniti e l’intenzione ad approfondire la cooperazione nel settore minerario e della protezione civile.
Boric ha visitato il padiglione cileno all’Esposizione di Osaka ed è intervenuto ad un forum di imprenditori. “Il nostro governo sta attuando una serie di riforme volte a migliorare il clima imprenditoriale, a perfezionare il nostro quadro normativo, a semplificare i processi amministrativi, a perfezionare i nostri processi doganali e logistici ed a digitalizzare le procedure pubbliche per semplificare le operazioni delle aziende straniere nel nostro Paese” ha dichiarato il Presidente cileno il quale ha poi affermato che “quando diciamo che esiste un ecosistema serio per gli investimenti a lungo termine, intendiamo dire che le politiche strutturali non cambiano da un governo all’altro, perché sappiamo che gli investimenti sono a lungo termine, che vanno pensati ben oltre i quattro anni, e che, pertanto, lo Stato deve offrire garanzie sul rispetto delle regole del gioco. Il Cile ha questa solidità istituzionale. Vi dico, quindi, che le opportunità di crescita comune sono enormi. Pertanto, vi invito ad approfondire e diversificare ulteriormente il nostro partenariato economico”.
Lunedì, Ishiba ha incontrato Umaro Sissoco Embalo, Presidente della Guinea Bissau. Nel quadro della Conferenza Edochiana per lo Sviluppo Africano che si terrà ad agosto in Yokohama, i due capi di governo hanno confermato la cooperazione sul fronte della sicurezza alimentare.
Il giorno successivo, il premier ha incontrato Ngozi Okonio-Iweala, direttrice generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
“Il commercio affronta adesso tempi di sfida e si trova in difficoltà” ha affermato la dirigente riferendosi alle attuali guerre daziarie avviate dal governo statunitense la quale ha elogiato il Giappone come “campione del sistema commerciale multilaterale”.
Nei rapporti con la Cina, il Ministero degli Esteri di Tokyo ha emesso una nota di protesta contro la RPC per la costruzione da parte di Pechino di strutture in un’area posta nel Mar Cinese Orientale.
Nella settimana appena conclusasi, un tribunale di Shanghai ha condannato un cittadino giapponese a 12 anni di prigione per spionaggio. In una nota, l’esecutivo nipponico ha chiesto trasparenza per l’iter giudiziario.
“La Cina rispetta lo stato di diritto. Le nostre autorità giudiziarie hanno gestito questo caso nel rigoroso rispetto delle procedure legali ed hanno tutelato i diritti legittimi della persona interessata. Il Giappone deve rispettare fortemente la sovranità giudiziaria della Cina ed aiutare i propri cittadini a rispettare le leggi ed i regolamenti cinesi e a non impegnarsi in attività illegali e criminali in Cina” ha commentato il Portavoce del dicastero degli Esteri della RPC, Lin Jian.
In ambito militare, lo scorso mercoledì, un T-4 dell’Aeronautica delle Forze di Autodifesa si è schiantato sulle acque del lago Iruka poco dopo il decollo dalla base di Komaki (Aichi). I due membri dell’equipaggio sono stati dati per dispersi ufficialmente fino a venerdì, quando resti umani sono stati individuati nel lago dal personale di ricerca.
Sempre in campo bellico, venerdì scorso, la Dieta ha approvato un disegno di legge che consentirà azioni preventive di difesa informatica prevedendo un’estensione delle possibilità di monitoraggio delle comunicazioni e di altri dati quali gli indirizzi IP. La norma obbliga le società che gestiscono infrastrutture chiave di segnalare al governo violazioni o tentativi di intrusione nei propri sistemi informatici.
Pur votando a favore, il Partito Costituzionale Democratico, nella dichiarazione di voto in Camera dei Consiglieri affidata a Makoto Oniki, ha espresso le proprie perplessità.
“Non si può affermare che tutte le preoccupazioni siano state dissipate dalle recenti discussioni sul disegno di legge. Pertanto, vorrei sottolineare queste questioni nel dibattito in corso e chiedere al governo di continuare a impegnarsi per dissipare preoccupazioni e sfiducia anche dopo l’approvazione del disegno di legge. Il Partito Costituzionale Democratico del Giappone riconosce che il rafforzamento delle difese contro gli attacchi informatici, i quali stanno diventando sempre più gravi sia in termini di qualità che di quantità, e la protezione delle infrastrutture fondamentali garantiranno la pace e la tranquillità nella vita delle persone. Tuttavia, questo disegno di legge […] potrebbe potenzialmente entrare in conflitto e violare, anche solo parzialmente, la segretezza delle comunicazioni garantita dalla Costituzione. Pertanto, non è sufficiente semplicemente aumentare le capacità difensive; la legge deve fondarsi sulla essenzialità (delle informazioni raccolte ndr) e dovrà essere esercitata con cautela”.
Oniki ha invitato a riflettere sul rischio che colpire server all’estero possa essere considerato dalla controparte come uso della forza o una violazione della sovranità e sottolineato che non si debba rischiare di violare la segretezza delle comunicazioni garantita dalla Costituzione.
“Per quanto riguarda l’uso e la fornitura di informazioni di comunicazione, abbiamo chiesto che esse non vengano utilizzate per scopi diversi da quelli previsti ed abbiamo insistito sul fatto che, anche se utilizzate, dovrebbero essere estremamente limitate e non discostarsi dalle misure per la sicurezza informatica. Su questo punto, il governo ha risposto affermando che non vi è alcuna necessità di un utilizzo extra-finalistico e che l’uso sarà limitato all’ambito di applicazione della legge, ma ciò non significa che tutte le preoccupazioni e le ansie siano state alleviate. Va da sé, ribadiamo, che non solo l’acquisizione delle informazioni, ma anche il loro utilizzo deve essere ridotto al minimo, proprio perché si rischia di violare il segreto delle comunicazioni” ha proseguito il senatore il quale ha poi chiesto che il consiglio, di prossima istituzione, che sarà incaricato di gestire la cooperazione tra governo, enti locali e società di gestione delle infrastrutture tenga conto delle preoccupazioni e delle opinioni di tutte le parti interessate.
Oniki, in ultimo, ha apprezzato che il testo presentato dalla maggioranza sia stato emendato inserendo un controllo da parte della Dieta, specialmente per ciò che concerne le autorizzazioni ad agire da parte della polizia o delle Forze di Autodifesa, anche se il tipo di comunicazioni obbligatorie non va incontro alle preoccupazioni della minoranza.
Per Satoshi Inoue del Partito Comunista, l’unica forza politica, insieme a Reiwa Shinsengumi, che ha votato contro, la norma rischia di trascinare il Giappone in una guerra e che o che “una volta istituito il sistema, la portata e l’uso delle informazioni sulle comunicazioni saranno sempre più flessibili”.
Venerdì, è stato anche approvato un regolamento che consentirà la secretazione di informazioni pubbliche di carattere economico e, tra esse, quelle che concernono semiconduttori ed infrastrutture.
La norma prevede che lo Stato indaghi su aspetti della vita privata (precedenti penali, viaggi all’estero, consumo di alcol e trattamenti medici per malattie mentali, proprietà possedute all’estero anche da familiari ecc.) dei dipendenti pubblici e privati che operano nei settori summenzionati prevedendo l’obbligo di compilazione di un questionario.
In economia, l’avanzo delle partite correnti del 2024 è stato pari a 30.380 miliardi di yen. A determinare il dato è stata, largamente, la debolezza dello yen che ha aumentato il valore del ritorno dei profitti maturati all’estero dalle aziende nipponiche.
Frattanto, il PIL per il periodo gennaio-marzo del 2024 si è contratto, per la prima volta da un anno, dello 0,7% annualizzato.
Tra le imprese, secondo una ricerca condotta da Tokyo Shoko Research, il numero di fallimenti di aprile è cresciuto del 5,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente per complessivi 828: il dato più alto degli ultimi 11 anni per quel mese.
Per settore, i servizi hanno avuto il numero più alto (292 e cioè +10,6%), seguiti dall’edilizia (152) e dal commercio (106).
Sempre in campo macroeconomico, l’esecutivo ha delineato, mercoledì scorso, un piano quinquennale di investimenti pubblici-privati da 60.000 miliardi di yen che, nelle intenzioni, dovrebbe produrre un aumento annuo dei salari reali pari all’1%.
Per quanto concerne l’economia digitale, l’antitrust nipponica ha reso nota, giovedì scorso, una bozza di linee guida volta ad impedire ai colossi del web come Apple e Google di bloccare l’accesso a propri competitori alle piattaforme da questi gestite ove è possibile scaricare applicazioni per dispositivi mobili. Le linee guida intendono anche bloccare l’uso dei dati ottenuti dalle proprie piattaforme per applicazioni per le applicazioni sviluppate dalle stesse società onde evitare impropri vantaggi.
Nel settore finanziario, SoftBank ha comunicato, martedì scorso, che, nel 2024, è tornata ad ottenere utili per la prima volta negli ultimi quattro anni. I profitti sono stati pari a 1.150 miliardi di yen. A trainare i dati sono stati la controllata Arm Holdings (operante nel settore dei chip) e l’aumento di valore delle società possedute, almeno parzialmente, dal Vision Fund.
Nell’auto, i profitti di Honda nell’anno fiscale terminato a marzo sono calati del 24,5% per complessivi 835,8 miliardi di yen (erano.1.100 miliardi l’anno precedente).
Nissan Motor ha invece comunicato che, entro il 2027, chiuderà sette fabbriche (2 nella Prefettura di Kanagawa) e manderà a casa 20.000 dipendenti: il 15% della manodopera totale. Nel 2024, la società ha riportato perdite nette per 670,90 miliardi di yen.
Chiudendo con l’elettronica, Sharp ha annunciato, lunedì scorso che venderà il proprio impianto per la produzione di schermi a cristalli liquidi di Kameyama (Mie) ad Hon Hai Precision Industry.
Sony ha invece registrato, nell’anno fiscale 2024, utili per 1.140 miliardi di yen: il 18% in più rispetto all’anno precedente.
(con informazioni di wto.org; fmprc.gov.cn; prensa.presidencia.cl; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)