Iniziamo questa Pillola con la demografia. Dati governativi resi pubblici lo scorso mercoledì hanno mostrato come i nati nell’anno 2024 sono stati 686.061: il 5,7% in meno rispetto al 2023. Per la prima volta, il dato è inferiore alla soglia dei 700.000. In calo, da 1,20 a 1,15, anche il tasso di fertilità. Per entrambi i dati, il calo è il nono consecutivo ed il crollo della natalità è in anticipo di 15 anni rispetto alle previsioni dell’esecutivo.
Leggermente cresciuto, di 10.322 eventi, il numero dei matrimoni che ha toccato il numero di 485.063. I decessi sono stati 1.605.298 e ciò implica che il calo della popolazione è stato pari a 919.237 persone.
Sulla ricerca, nonostante la pioggia, il 3 giugno si è scolta nei pressi della Camera dei Rappresentanti, una manifestazione per chiedere il ritiro della norma che cancellerebbe l’autonomia del Consiglio delle Scienze ponendolo, nei fatti, sotto il controllo del governo.
“La libertà accademica è una condizione affinché i cittadini di una società democratica possano giudicare criticamente la politica ed esercitare effettivamente la sovranità nella società civile” ha affermato l’ex presidente dell’ente, Seigo Hirowatari.
Il giorno precedente è stata diffusa una nota congiunta degli enti di rappresentanza del mondo accademico dei Paesi del G7 la quale, pur non citando alcun caso specifico, ha sostenuto l’essenzialità del mantenimento della libertà accademica.
Il 4 giugno, un presidio di protesta organizzato da accademici e che ha visto la partecipazione di parlamentari del PCD, del Partito Comunista, di Reiwa Shinsengumi e del PDP, si è tenuto nei pressi del parlamento. Presenti alla manifestazione anche alcuni degli accademici che non vennero nominati durante il governo Suga e la cui mancata conferma ha iniziato il conflitto tra i conservatori e la libertà accademica. La riforma potrebbe andare al voto della plenaria della Camera dei Consiglieri già il 10 giugno.
Sull’inflazione, un’indagine di Teikoku Databank, ha mostrato come 195 aziende produttrice di alimenti prevedono di aumentare, in giugno, i prezzi di 1.932 articoli. Se confermati, gli aumenti di prezzo dei prodotti, considerando tutti i settori merceologici, finiranno per superare i 20.000.
Nel 98% dei casi, le aziende hanno citato come motivi dei possibili aumenti la crescita del costo delle materie prime mentre l’aumento del costo del lavoro è stato citato come causa nel 53,6% e l’aumento dei costi dell’energia nel 66,7%.
Giovedì, intanto, due grandi catene di supermercati, Family Mart e Lawson, hanno iniziato a vendere il riso acquistato dalle scorte governative. La prima catena venderà a 388 yen al chilo mentre la seconda a 389 ed a 756 per il pacco da due chilogrammi.
Recenti dati diffusi dal Ministero dell’Agricoltura, hanno intanto mostrato un grande divario nei prezzi al consumo – nel periodo tra il 5 ed il 25 maggio – del prodotto base dell’alimentazione nipponica.
Se nel nordest del Paese, il prezzo per sacchi da cinque chilogrammi è, in media, di 3.000 yen, nel Giappone centrale ed occidentale si attesta sui 4.500 yen. La media nazionale è stata di 4.260 yen.
Venerdì scorso, il ministro Koizumi ha ribadito la necessità di ricorrere alle importazioni di riso dall’estero onde contribuire, per questa via, ad un abbassamento del prezzo.
Attualmente il Giappone importa 770.000 tonnellate di riso dagli Stati Uniti ed il tema, inevitabilmente, è parte dei colloqui con quel Paese circa i dazi.
Il ministro ha anche sostenuto che, d’ora in poi, le scorte pubbliche di riso si attesteranno sulle 300.000 tonnellate mentre, fino ad ora, esse sono state di circa un milione.
Per chiedere una riduzione, al 5%, dell’imposta sui consumi ed una riforma del sistema di tassazione per i lavoratori autonomi, 240.000 firme sono state consegnate in Camera dei Consiglieri in calce ad una petizione promossa da un comitato ombrello di realtà civiche.
La proposta è stata ribadita, lo scorso 6 giugno, in sede di commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti, dalla Presidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura, la quale ha sostenuto che i mancati introiti che deriverebbero da un abbassamento dell’imposta dovrebbero essere coperti da un aumento delle tasse sui profitti delle imprese. Tamura ha sottolineato come, dal 1989, anno della sua introduzione, l’importa sui consumi è stata aumentata svariate volte, le imposte sul reddito delle persone fisiche e quelle sulle aziende sono calate.
Sulla sanità, il sei giugno, i rappresentanti del PLD, del Nuovo Komeito e di Nippon Ish no Kai, hanno raggiunto un accordo sulla riforma del prossimo piano nazionale sulla sanità prevedendo un taglio, entro due anni, di 110.000 posti letto negli ospedali.
In politica interna, lo scorso 4 giugno, la commissione per l’Etica Politica della Camera dei Consiglieri ha stabilito, all’unanimità, che i 29 membri del PLD indagati in relazione allo scandalo dei fondi neri sono “politicamente e moralmente responsabili” della vicenda.
Circa la protezione civile, un recente rapporto governativo ha mostrato come un terremoto di magnitudo 7 o superiore nella parte settentrionale della Prefettura di Hokkaido potrebbe produrre 7.500 morti in 33 comuni costieri. La Prefettura ha invitato i comuni interessati a predisporre misure volte ad attenuare la quantità di danni potenziali che un tale evento produrrebbe.
Venerdì, frattanto, l’esecutivo ha approvato un piano da 20.000 miliardi di yen, da spendersi nei prossimi cinque anni, volto a migliorare la capacità di resistenza delle infrastrutture strategiche (quelle legate a trasporti, comunicazione ed energia) alle catastrofi naturali.
In controtendenza con le misure summenzionate, venerdì scorso, la Dieta ha approvato una legge che estende il limite di vita delle centrali nucleari di vent’anni portandolo a sessant’anni.
In politica estera, nonostante le constanti tensioni tra i due Paesi, lo scorso giovedì, il capo del governo cinese, Li Qiang, ha auspicato una maggiore cooperazione con il Giappone rispetto alla “sfida al mondo” posta dalle politiche commerciali statunitensi. Il premier cinese ha affermato il proprio auspicio nel corso di un incontro con l’ex Presidente della Camera dei Rappresentanti, Yohei Kono, e con la delegazione di imprenditori e dirigenti da questi guidata.
Il giorno precedente, il Presidente statunitense, Donald Trump, aveva annunciato l’innalzamento al 50% dei dazi sulle importazioni di alluminio.
I dazi statunitensi giungono a non molta distanza dall’arrivo di Ryosei Akazawa a Washington per la quinta sessione di negoziati con gli Stati Uniti. Il ministro ha avuto, giovedì scorso, colloqui con il segretario al Commercio, Howard Lutnik.
Nei rapporti con la Corea del Sud, il premier nipponico si augurato la prosecuzione di stabili rapporti con quel Paese sotto la guida del neoeletto Presidente Lee Jae Myung.
Lee, membro del Partito Democratico di Corea, giunge alla presidenza dopo mesi di aspro conflitto politico e del tentativo di colpo di Stato del deposto predecessore Yoon Suk Yeol.
Circa i rapporti con lo Stato di Israele, lo scorso 4 giugno, il deputato comunista Kotaro Tatsumi, è intervenuto in sede di commissione Economia, Commercio e Industria della Camera dei Rappresentanti, per denunciare gli ultimi attentati terroristici portati avanti dall’esercito di quel Paese contro dei palestinesi inermi in coda per ricevere del cibo e chiesto lo stop ai colloqui per l’accordo di partnernariato economico tra Giappone ed Israele.
Il deputato ha anche chiesto che non si valuti l’acquisto di un drone d’attacco prodotto dall’israeliana Elbit.
In ambito militare, i ministri della Difesa di Giappone e Filippine, Gen Nakatani e Gilberto Teodoro, si sono incontrati, lo scorso primo giugno, a Singapore ove hanno partecipato al Forum Asiatico sulla Sicurezza. I due ministri hanno confermato la cooperazione tra le due nazioni ed in particolare nel campo della fornitura di equipaggiamenti e tecnologie.
Nel 2023, e per la prima volta dall’entrata in vigore delle norme che allentano le restrizioni alle esportazioni di materiale bellico, il Giappone ha fornito alle Filippine un sistema radar.
La Dieta giapponese, venerdì scorso, ha intanto approvato l’accordo di cooperazione militare con le Filippine. L’accordo favorisce lo scambio di personale impegnato in attività di formazione nonché le esercitazioni congiunte.
Nella stessa giornata, il parlamento ha anche approvato un accordo con l’Italia volto a rendere più semplici gli scambi di cibo, carburante e munizioni tra le rispettive forze armate.
Giovedì, invece, la fregata Yahagi della Marina militare giapponese ha visitato il porto di Darwin (Australia). Il Giappone è in concorrenza con la Germania circa un prossima gara australiana volta al rinnovamento della propria flotta.
In economia, le tasse sulle partenze dei viaggiatori che si sono recati all’estero nel 2024 ha raggiunto la quota record di 48,1 miliardi di yen. Il precedente record si era avuto nel 2019 con 44,3 miliardi. La tassa sulle partenze è di 1.000 yen per ogni viaggiatore il quale, a prescindere dalla nazionalità, lascia l’Arcipelago.
Sull’occupazione, il governo ha annunciato, martedì scorso, che lancerà – entro il 2025 – un piano per assicurare crescita salariale e maggiore stabilità e prospettive per coloro che si trovano nella fascia d’età tra i 40 ed i 50 anni e che sono stati coinvolti nella crisi economica degli anni ’90 e nella conseguente lunga stagnazione. Previsto, per il 2026, un concorso nazionale per l’avanzamento di carriera per questa categoria di lavoratori che sono impiegati nel pubblico impiego.
Sempre in questo campo, mercoledì, la Dieta ha approvato una norma che impone alle aziende di adottare misure per tutelare i dipendenti dai comportamenti abusivi della clientela. La norma, la quale entrerà in vigore il prossimo anno, impone alle società la stesura di regolamenti e sistemi di ascolto dei dipendenti.
Frattanto, i salari reali di aprile sono calati dell’1,8%. In termini nominali, i salari sono cresciuti del 2,3% per 302.453 yen in media (dei quali, per le aziende con oltre 5 dipendenti, 269.325, e cioè il +2,2%, di paga base e 20.226 yen, +0,8%, in straordinari), purtuttavia, per il mese in questione, l’inflazione è stata del 4,1%.
Chiudendo il settore automobilistico, Toyota Industries ha accettato, martedì scorso, l’offerta pubblica di acquisto avanzata da Toyota Motor. La casa automobilistica pagherà 16.300 yen ad azione per la società, da essa posseduta al 24,66%, produttrice di componentistica.
(con informazioni di toyota-industries.com; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)