Iniziamo questa Pillola con la politica estera. Il 21 giugno, due aerei da trasporto C-2 delle Forze di Autodifesa sono partiti dalle base di Miho (Prefettura di Tottori) in direzione Gibuti con l’obiettivo di evacuare cittadini giapponesi che potrebbero trovarsi coinvolti nel conflitto scatenato dal regime di Tel Aviv contro l’Iran.
Il giorno precedente 87 cittadini nipponici avevano lasciato l’Iran ed Israele uscendo dai due Paesi via terra.
Lunedì, pur auspicando un calo della tensione, il ministro Iwaya ha detto di comprendere le azioni compiute dagli Stati Uniti.
Condanna all’aggressione, un evento da puro terrorismo nucleare, all’Iran è giunta dal Partito Comunista e, anche se in forma enormemente più moderata, dal Partito Costituzionale Democratico.
Frattanto, contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno, l’ambasciatore russo nel Sol Levante parteciperà alla cerimonia di ricordo del bombardamento atomico di Nagasaki da parte degli Stati Uniti. Dal 2022, a seguito della contrarietà del Giappone all’ingresso della Federazione Russa nella guerra civile ucraina, gli ambasciatori di Russia e Bielorussia non erano stati invitati alle cerimonie di Hiroshima e Nagasaki. L’ambasciatore non dovrebbe, invece, partecipare alla cerimonia di Hiroshima anche se il comune ha comunicato, ad aprile, che non emetterà più inviti ufficiali ma si limiterà a comunicare agli stessi l’evento.
In ambito militare, il Giappone e la NATO hanno concordato, martedì scorso, di cooperare strettamente nel contrasto alla Russia, alla Corea del Nord ed all’Iran.
Il ministro Iwaya ed il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, si sono incontrati ai margini del vertice dell’Alleanza atlantica svoltosi a L’Aia.
Il premier, invece, contrariamente a quanto trapelato nella settimana precedente, non ha partecipato al vertice.
Sempre in questo campo, a Naha, Jamel Clayton, marines statunitense, è stato condannato, dalla Corte Distrettuale del capoluogo, a sette anni di carcere per aver ferito e tentato di stuprare una donna. Il crimine è avvenuto il 26 maggio dello scorso anno.
Frattanto, martedì scorso, presso il sito di Shizunai (Hokkaido) le Forze di Autodifesa hanno effettuato un test del missile terra-nave Tipo 88. Il missile ha colpito un obiettivo a 40 chilometri dalla costa. Il test è il primo effettuato in territorio giapponese. Proteste si sono svolte fuori dalla base.
In politica interna, lo scorso 22 giugno si sono tenute le elezioni per il rinnovo dei 127 seggi dell’assemblea della Prefettura Metropolitana di Tokyo. Tomin First no Kai, la lista che appoggia la Governatrice in carica, ha mantenuto i 31 seggi ottenuti nel 2021 (anche se, per cambi di partito avvenuti nel quinquennio, esprimeva nell’assemblea uscente 26 consiglieri) ottenendo poco più di 1.043.000 voti (in termini percentuali il 19,74% e cioè il 2,54% in meno rispetto al 2021).
Crollato il Partito Liberal-Democratico che, con 887.317 voti pari a 16,79%, che ottenuto 21 seggi (-12). In calo anche il Nuovo Komeito che, con il 10,03% e 530.217 voti, ha perso 4 seggi ed il 3,55% esprimendo 19 consiglieri.
Al quarto posto, nonostante un calo del 3,32%, il Partito Costituzionale Democratico che ha ottenuto 17 seggi (+2) e 476.579 voti pari al 9,02%.
Cinque i seggi perduti dal Partito Comunista che, con 489.084 voti pari al 9,25%, ha eletto 14 consiglieri.
Balzo in avanti per il Partito Democratico per il Popolo che passa dallo 0,67% (e zero seggi) del 2021, al 6,95% eleggendo, con 367.334 voti, 9 consiglieri.
Tre i seggi conquistati, con 117.389 voti pari al 2,2%, dal partito di destra Sanseito il quale non aveva partecipato alle precedenti elezioni.
Confermato, con 64.667 voti pari all’1,22%, il seggio della Rete Tokyo Seikatsusha, formazione di centro-sinistra ed espressione di un forte cooperativa di consumo.
A zero seggi Nippon Ishin Kai (il quale perde l’unico consigliere su cui poteva contare in assemblea) che ha ottenuto 80.542 voti pari all’1,52%; Reiwa Shinsengumi (46.783 voti pari allo 0,88%) ed il Partito Socialdemocratico (6.983 voti pari allo 0,13%).
Dodici i seggi conquistati da candidati indipendenti dei quali uno dovrebbe unirsi al gruppo di Tomin First no Kai e tre a quello del PLD. L’affluenza è stata del 47,59%: il 5,2% in più rispetto al 2021.
“Dobbiamo analizzare attentamente quali dei nostri messaggi non sono riusciti a trovare riscontro tra gli elettori e applicare queste lezioni per andare avanti” ha commentato Shigeru Ishiba. Il dato del PLD, il peggiore della storia a Tokyo, è stato frutto, in larga misura, dello scandalo dei fondi neri che ha coinvolto il locale gruppo consiliare e sul quale i liberal-democratici hanno attivamente fatto ostruzionismo per impedire un’indagine da parte dell’assemblea prefettizia.
I risultati sono stati “un segno che i cittadini di Tokyo sono molto delusi dalla mancanza di riflessione sul problema dei prezzi elevati e sul rapporto tra politica e denaro” ha commento il Presidente del Partito Costituzionale Democratico, Yoshihiko Noda.
Di un risultato “molto frustrante e deludente” ha parlato la Presidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura, la quale ha comunque sottolineato che comunque, rispetto alle ultime elezioni politiche, il PCG abbia aumentato i propri consensi tanto in termini percentuali quanto in voti assoluti.
Sempre in politica interna, dopo 46 anni di storia, la corrente cui appartenne anche Shinzo Abe, la più grande del PLD da molti anni, si è ufficialmente sciolta il 25 giugno comunicandolo al Ministero degli Interni e Comunicazioni.
La Seiwa Seisaku Kenkyukai, questo il nome ufficiale del gruppo fondato dall’ex premier Takeo Fukuda nel 1979, era finita al centro degli scandali sui fondi neri venuti alla luce nel 2024.
Tutte le altre correnti, eccezion fatta per quella guidata da Taro Aso, si erano già sciolte nei mesi precedenti.
Frattanto, venerdì scorso, in previsione delle prossime elezioni per il rinnovo della Camera alta, il Ministero degli Interni e Comunicazioni ha chiesto alle maggiori reti sociali di adoperarsi per contrastare le false notizie.
Nell’immigrazione, lunedì scorso, il Sol Levante ha introdotto dei controlli obbligatori per rilevare la tubercolosi per tutti coloro che intendono risiedere nell’Arcipelago per più di tre mesi. La decisione è applicata, per il momento, a quanti provengono da Filippine e Nepal mentre da settembre saranno aggiunti alla lista Vietnam, Indonesia, Cina e Myanmar.
In ambito sociale, il ministro dell’Agricoltura, Shinjiro Koizumi, ha promesso ulteriori assegnazioni di riso provenienti dalle scorte pubbliche alle banche alimentari ed alle associazioni che si occupano dei minori in condizioni di difficoltà economiche.
Sul nucleare, venerdì scorso, l’esecutivo ha approvato il piano di evacuazione presentato da Tokyo Electric Power Company Holdings circa la centrale di Kashiwazaki-Kariwa. L’approvazione del piano è il primo passo per la riattivazione dell’impianto la cui operatività è stata sospesa poiché la centrale non rispetta i nuovi standard di sicurezza fissati nel 2012. Il Governato della Prefettura di Niigata, Hideyo Hanazumi, appoggiato da PLD e Nuovo Komeito, non ha ancora chiarito la propria posizione in merito.
Ad Okinawa, lo scorso lunedì, si è commemorato l’ottantesimo anniversario della fine della battaglia omonima che costò la vita, tra civili e militari, ad oltre 242.000 persone. Alla cerimonia svoltasi al Parco della Pace di Itoman hanno partecipato il Governatore, Denny Tamaki, ed il premier Ishiba.
In economia, il viaggio del ministro incaricato delle trattative con gli Stati Uniti sui dazi, Ryosei Akazawa, si è concluso con un nulla di fatto, Tornando a Tokyo, il ministro ha semplicemente ribadito che i dazi al 25% sulle auto, il settore che più ne risulterebbe danneggiato, sono “inaccettabili”.
Sull’inflazione, per la prima volta da tre mesi e mezzo, nella settimana conclusasi il 15 giugno, il prezzo del sacco da cinque chilogrammi di riso è sceso sotto i 4.000 yen. In media, il prezzo al consumo della confezione è stato di 3.920 yen.
Frattanto, secondo dati comunicati dal governo, a maggio di quest’anno, le importazioni di riso da parte di privati sono state di 3,5 volte superiori alle importazioni dell’intero anno fiscale 2024. Complessivamente sono state importate 10.605 tonnellate delle quali 7.894 provenienti dagli Stati Uniti.
Nella distribuzione, la catena Seven-Eleven ha iniziato a testare, nella città di Tokyo, dei robot a guida autonoma destinati ad effettuare consegne. I mezzi sono stati sviluppati dall’azienda innovativa Lomby e da Suzuki Motor e possono viaggiare ad un massimo di sei chilometri orari. Ogni consegna ha un costo di 330 yen e l’azienda auspica di raggiungere, entro il 2031, 120 miliardi di yen annui, da vendite consegnate poi mediante robot.
In ambito postale, come annunciato la scorsa settimana, il governo ha revocato alle Poste del Giappone la licenza per poter effettuare consegne con i propri 2.500 furgoni.
La licenza è stata revocata a seguito di alcuni casi di autisti scoperti dalla polizia a condurre pur avendo superato il tasso alcolemico consentito.
Ad aprile, il Gruppo aveva dichiarato che il 75% dei propri 3.188 uffici non aveva effettuato i controlli previsti.
(con informazioni di cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)