A quasi un mese e mezzo dalle elezioni per il rinnovo della Camera dei Consiglieri che hanno posto in minoranza, anche nella Camera alta, la coalizione PLD-Nuovo Komeito, il premier Ishiba ha deciso di dimettersi. Il 7 settembre, il capo del governo e dei liberal-democratici ha annunciato la propria volontà di fare un passo indietro.
Non ancora chiaro se le dimissioni del premier porteranno a nuove elezioni data la contrarietà espressa dal Nuovo Komeito e la certezza, per molti parlamentari del PLD, di non riuscire a mantenere il proprio seggio in caso di elezioni anticipate.
“Credo che abbia esaurito tutte le opzioni” ha commentato il Presidente del Partito Costituzionale Democratico, Yoshihiko Noda il quale si è detto preoccupato per il vuoto politico prodotto dalle dimissioni di Ishiba ed in particolare dalla possibilità che saltino misure decisive per il contrasto all’inflazione come la proposta per abolire un’accisa sui carburanti.
“Chiediamo, il prima possibile, la convocazione di una sessione straordinaria della Dieta” ha proseguito Noda.
“Questa non è una questione che si risolverà con le dimissioni del Primo Ministro. La responsabilità dell’intero LDP è messa in discussione. L’unico modo per risolvere la questione è porre fine alla politica del LDP stesso” ha commentato la Presidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura, la quale ha anch’essa chiesto una sessione straordinaria dei lavori della Dieta per affrontare le misure connesse al contrasto dell’inflazione.
Mercoledì, Hirofumi Ryu, responsabile degli affari parlamentari del PCD, ha consegnato al Presidente della Camera dei Rappresentanti, Fukushiro Nukaga, una richiesta di convocazione straordinaria della Dieta sottoscritta da 239 deputati.
Il giorno successivo, una richiesta analoga – sottoscritta da 121 senatori – è stata presentata in Camera dei Consiglieri.
I partiti che stanno chiedendo una nuova sessione sono il Partito Costituzionale Democratico, il Partito Democratico per il Popolo, il Partito Comunista Giapponese, il Partito dell’Innovazione, il Partito Conservatore ed altri gruppi minori.
Martedì, il PLD ha deciso di tenere elezioni per il rinnovo della presidenza il prossimo 4 ottobre con la campagna elettorale interna che inizierà ufficialmente il 22 settembre. Tra i candidati certi vi è l’ex Segretario del partito ed ex ministro (agli Esteri con Suga e Kishida ed all’Economia in uno dei governi Abe) Toshimitsu Motegi e, da giovedì, l’ex ministro alla Sicurezza Economica Takayuki Kobayashi mentre tra quelli di cui si è vociferato nelle ultime settimane vi sono il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshimasa Hayashi, e l’ex ministra alla Sicurezza Economica (con Kishida) ed agli Interni e Comunicazioni (tra il 2019 ed il 2020 con Abe), Sanae Takaichi.
Nell’opposizione, giovedì scorso, Jun Azumi, parlamentare di lungo corso ed attuale numero uno della commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti, ha preso il posto di Junya Ogawa alla segreteria del PCD. Rinnovati anche una serie di altri incarichi nella segreteria.
“Non ci allontaneremo dal cammino di grande democrazia e pacifismo che abbiamo percorso dopo la guerra. In questo contesto, riformeremo radicalmente le parti del sistema che sono state distorte durante i molti anni di governo (del PLD ndr). Non ci allontaneremo da questo cammino. Dopo la guerra, il nostro Paese ha lavorato duramente ed è uscito dalla povertà. Anche quando la generazione precedente a me è diventata economicamente prospera, non si è limitata ad arricchirsi, ma ha generosamente teso una mano ai Paesi poveri di tutto il mondo, principalmente attraverso gli aiuti allo sviluppo, e ritengo che questo sia importante. Ecco perché molti Paesi, soprattutto in Asia, sostengono il Giappone durante le elezioni per le organizzazioni internazionali” ha dichiarato Azumi appena insediatosi.
Sulla questione del contributo assegnato dallo Stato alla Prefettura di Okinawa, lo scorso 9 settembre, un gruppo di parlamentari del PCG ha consegnato al Ministero delle Finanze una richiesta di aumento del contributo ad almeno 300 miliardi di yen come richiesto dalla Prefettura. I parlamentari, guidati dal Segretario Akira Koike, hanno sottolineato che il bilancio era di 350,1 miliardi di yen al 2014 ma che, in seguito alle vittorie di candidati Governatore contrari al PLD, esso è stato ridotto.
Sul lavoro, un sondaggio condotto dal Sindacato Giapponese degli Insegnanti e dei Lavoratori della Scuola (Zenkyo) su 1.200 insegnanti – di scuole elementari, medie e superiori ed in 40 Prefetture – ha mostrato come il 71% di essi effettui straordinari portandosi lavoro in casa ed il 75% lavora anche nel fine settimana (di questi il 59% per un’ora ed il 17% per oltre quattro).
Sempre in questo campo, lo scorso 9 settembre, la Rete delle donne precarie del servizio pubblico, nel corso di una conferenza stampa, ha diffuso alcuni dati che mostrano come il 60% delle lavoratrici precarie della pubblica amministrazione guadagnano meno di 2,5 milioni di yen l’anno ed il 19% tra un milione ed un milione e mezzo di yen mentre soltanto il 16% ha dichiarato di guadagnare tra i 2,5 ed i 3 milioni di yen.
Tra le 480 lavoratrici intervistate (tra esse bibliotecarie, insegnanti, sportelliste ecc.), il 58% lavora oltre 30 ore a settimana, il 22% è impiegata da oltre quattro anni ed il 42% da oltre sei anni.
Nella sanità, secondo quanto reso noto dal PCG lo scorso 10 settembre, almeno 559 enti locali (il 32,2% del totale) hanno già aumentato, nel corso di quest’anno, i premi dell’assicurazione sanitaria pubblica. Per una famiglia di 4 persone con un reddito annuo da 4 milioni di yen, il premio medio è passato da 337.900 a 404.700 yen.
Nella demografia, il numero di ultracentenari in Giappone è cresciuto, quest’anno, di 4.600 unità giungendo ad oltre 99.000. Si tratta del cinquantacinquesimo anno consecutivo di crescita. Oltre l’88% era composto da donne.
In politica estera, mercoledì scorso, il governo nipponico, per bocca del portavoce dell’esecutivo, Yoshimasa Hayashi, ha condannato l’attacco israeliano al Qatar.
Frattanto, lo scorso giovedì, è stata consegnata al ministro degli Esteri, Takeshi Iwaya, una petizione, sottoscritta da 206 parlamentari, nella quale si chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Sempre giovedì, Hayashi ha espresso preoccupazione per l’ingresso di droni da osservazione russi, con ogni probabilità deviati da guerra elettronica ucraina, in territorio polacco.
Giovedì, intanto, il premier portoghese Luis Montenegro ha incontrato, a Tokyo, Shigeru Ishiba. L’incontro è servito a rafforzare le relazioni tra i due Paesi ed il comune sentire antirusso dei due governi. Concordato l’innalzamento a parternariato strategico delle relazioni bilaterali.
Montenegro ha sottolineato i numerosi cittadini di entrambi i Paesi che studiano la lingua dell’altro e come oltre 1.000 aziende portoghesi operino in Giappone in settori quali l’energia, la medicina, l’industria e l’agricoltura.
Venerdì, nella propria ossessione verso la Russia, il governo giapponese ha congelato i beni di 51 aziende russe e di 14 persone.
In ambito militare, martedì scorso, il ministro della Difesa nipponico, Gen Nakatani, ha incontrato – ai margini della conferenza “dialogo sulla sicurezza” di Seul – l’omologo filippino, Gilberto Teodoro, con il quale ha discusso della cooperazione bilaterale tra i due Paesi volta al contrasto della Cina.
A Naha, la locale sezione dell’Alta Corte di Fukuoka ha condannato Bennon Washington, militare statunitense in servizio presso la base di Kadena, a cinque anni di carcere per aver, nel 2023, rapito e violentato una ragazzina minore di sedici anni.
In chiusura di settimana, Gen Nakatani ha annunciato che velivoli F-15 nipponici saranno inviati in Gran Bretagna, Germania e Canada. Si tratta del primo dispiegamento di caccia giapponesi in questi Paesi ed è conseguenza dell’integrazione sempre più forte dell’Arcipelago nella NATO.
L’undici settembre, intanto, sono iniziate le esercitazioni congiunte nippo-statunitensi “Resolute Dragon 25”. Le manovre termineranno il 25 settembre e si terranno il otto Prefetture. Ben 19.200 i militari dei due Paesi coinvolti. Nel corso delle manovre si testeranno missili terra-nave (e tra questi il nipponico Tipo-12) ed i relativi sistemi di intercettazione NMESIS e MADIS.
Tra i mezzi dispiegati vi saranno anche i velivoli Osprey nonostante l’infinita lista di incidenti che li hanno visti protagonisti.
In economia, il PIL per il periodo aprile-giugno è cresciuto del 2,2% annualizzato. A trainare il dato è stata la ripresa dei consumi privati. Purtuttavia, è quasi certo che nel trimestre successivo i dazi introdotti dagli Stati Uniti facciano sentire il proprio peso.
Nell’energia, il ministro dell’Economia, Yoji Muto, ha espresso soddisfazione per l’interesse mostrato dalla nipponica Jera nell’acquisto di gas dall’Alaska. “Intendiamo continuare a tenere strette consultazioni con i funzionari statunitensi, insieme ai membri del settore pubblico e privato giapponese, in modo che ciò possa essere vantaggioso sia per il Giappone che per gli Stati Uniti” ha dichiarato Muto.
Chiudendo con l’auto, Toyota Tsusho, società controllata al 22% da Toyota Motor, ha annunciato l’acquisto del 25% delle azioni della sudcoreana LG-HY BCM, azienda produttrice di batterie per automobili.
Il resto delle azioni sarà nelle mani delle due società fondatrici dell’azienda, la sudcoreana LG Chem (che avrà il 51%) e la cinese Zhejiang Huayou Cobalt (che scenderà al 24% di controllo).
(con informazioni di portugal.gov.pt; mofa.go.jp; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)

