Sarà possibile l’intesa Usa-Cina per il clima?
Nel corso della COP26 di Glasgow Cina e USA hanno annunciato un accordo per intensificare l’azione congiunta sul clima. Questa aprirà effettivamente nuovi scenari per il decennio in corso?
Nel corso della COP26 di Glasgow Cina e USA hanno annunciato un accordo per intensificare l’azione congiunta sul clima. Questa aprirà effettivamente nuovi scenari per il decennio in corso?
Per quanto il tema della lotta al cambiamento climatico sia oramai entrato nel discorso pubblico dei paesi occidentali e dei loro governi, ancora oggi il dato è uno solo: non si sta facendo abbastanza per salvare il pianeta.
Alcuni degli avventimenti (tra cui l’istituzione del Ministero della Transizione ecologica nel governo Draghi) delle ultime settimane hanno riportate all’attenzione dell’opinione pubblica il tema del cambiamento climatico, questione sempre presente ma affrontata in modo molto (troppo?) discontinuo.
Dal 2018 oramai il cambiamento climato è arrivato, con alti e bassi, all’ordine del giorno della nostra discussione politica. Il nodo da sciogliere resta però uno solo; per quante nuove politiche in rispetto dell’ambiente possiamo immaginare, è davvero possibile proteggerlo mantenendo il sistema di produzione capitalista?
La campagna di incentivi al turismo “Go To Travel” sarà sospesa durante le vacanze di fine anno in un disperato tentativo di contenere la diffusione del Covid-19, troppo tardivo secondo le opposizioni.
L’elezione di Joe Biden può significare un rafforzamento dei rapporti bilaterali con il Giappone. La Keidanren auspica di vedere la fine del protezionismo; gli hibakusha sperano nel progresso dei negoziati sul disarmo nucleare.
Il 19 settembre, quinto anniversario dei disegni di legge sulle possibilità di intervento all’estero delle Forze di Autodifesa nipponiche, circa 3500 persone hanno manifestato fuori dal parlamento per chiederne l’abrogazione, rivendicando il carattere pacifista sancito dalla Costituzione sulla politica estera.
Questa settimana una serie di riflessioni sul marxismo e sul superamento delle idee del filosofo tedesco a partire dall’intervista allo storico britannico Donald Sassoon uscita su Repubblica.
Koike, ex giornalista e per un brevissimo periodo Ministra della Difesa per il PLD, è stata sostenuta dalla lista civica Tomin First no Kai. Appena eletta la Governatrice ha promesso la formazione di un organismo in grado di contrastare efficacemente il Covid-19.
L’emergenza che stiamo vivendo ci pone di fronte (come se avessimo bisogno di conferme) ai grossi limiti del sistema capitalistico. Diventa sempre più evidente come solo con un’inversione di rotta potremo migliorare la nostra condizione. Ma quanto siamo realmente disposti a farci carico di questo cambiamento?