Il tifone ha colpito l’Arcipelago tra il 12 ed il 13 ottobre, lasciando dietro di sé 77 morti e 38.000 evacuati, la rottura degli argini di 52 fiumi, 146 frane, circa 10’000 abitazioni danneggiate e 1700 distrutte.
Nodi principali il trattato commerciale bilaterale con gli USA, la mediazione con l’Iran, lo scontro con la Corea del Sud e le contese con la Russia, ma anche la politica energetica nipponica ancora molto dipendente dalle centrali a carbone.
La novità più grande è la nomina di Shinjiro Koizumi, figlio dell’ex premier Junichiro e rivale interno di Abe, a Ministro dell’Ambiente con anche l’incarico della prevenzione dei disastri nucleari. Non è ancora chiaro quale sarà la linea di Koizumi, il cui padre è notoriamente un avversario dell’energia nucleare.
I sindaci delle due città bombardate hanno fatto appello per l’adesione del Giappone al trattato per il bando totale delle armi nucleari, ma il premier Abe ha ribadito la volontà di rimanere sotto l’ombrello atomico degli USA.
I rapporti tra Giappone e Stati Uniti sullo sfondo del G20 di Osaka evidenziano la centralità della politica internazionale nella settimana appena trascorsa nel Paese del Sol Levante. Novità significative anche nel settore automobilistico e in quello areo.
L’Agenzia per i Servizi Finanziari in una riunione interna datata 12 aprile avrebbe stimato come necessari alle coppie di pensionati ultranovantenni emolumenti aggiuntivi pari a 30 milioni di yen e dunque ben 10 milioni in più di quanto messo per iscritto nel report già al centro di polemiche.
In Giappone per ogni pensionato ci sono meno di due lavoratori.
Trump ha dato il via libera a Shinzo Abe affinché spenda i propri buoni con l’Iran consentendo che riparta un dialogo tra la Repubblica Islamica e gli USA.