A proposito di un post su Case Popolari
Una riflessione a ruota libera sull’analfabetismo digitale in Italia e come questo sia collegato alla fruizione di diritti. Partendo da un post della pagina Case Popolari.
Una riflessione a ruota libera sull’analfabetismo digitale in Italia e come questo sia collegato alla fruizione di diritti. Partendo da un post della pagina Case Popolari.
[Dall’archivio]
Mostrare immagini crude per denuncia sociale o per raccontare la sofferenza può trascendere la dignità umana del soggetto?
Il dibattito sulla lotta ai fenomeni d’odio su internet è circoscritto a misure problematiche come la certificazione della propria identità o il “DASPO social”, aggirando la questione dei contenuti e della cultura a cui appartengono.
Il meccanismo che regola le narrazioni di massa della società mediatica è del tutto simile a quello del mito, funzionale alla creazione di “valori”.
Tutto è sovraesposto, visibilizzato, e in questa marea di sovraesposizione di iper-visibilità, di iperinformazione, tutto risulta indistinto e in qualche modo indifferente.
La rappresentazione della realtà si sostituisce alla realtà stessa e, sfruttando la conoscenza dei sentimenti del pubblico, meccanismo di potere.
[Dall’archivio]
Nel 2016 la prima ricerca italiana fotografava il dilagare nelle piazze virtuali di discorsi d’odio razzisti e contro qualunque categoria sociale non egemone.
Seguendo le dimissioni di Giuseppe Conte dallo schermo di un computer era palpabile, e abbastanza fastidiosa, la sensazione di assistere ad una puntata di un qualsiasi talent show.