Menu
  • Home
  • Politica
  • Cultura
  • Iniziative
  • Chi siamo
Close Menu
netflixCoen
21 Dicembre 2018

Il primo western dei fratelli Coen targato Netflix

Tommaso Alvisi Film della settimana

Dopo il remake de “Il Grinta”, i fratelli Coen tornano ai saloon e alla polvere del selvaggio west. Per la prima volta Netflix produce un film dei geniali Ethan e Joel, premiati nuovamente per la miglior sceneggiatura all’ultimo Festival di Venezia, presieduto da Guillermo Del Toro.


Peccato che in Italia nessuno abbia potuto assistere alla visione collettiva nella sala cinematografica (tranne chi era al Lido ovviamente). La distribuzione nel Belpaese è curata solo da Netflix, quindi per un (ristretto) pubblico pseudotelevisivo. Vedere un film di questo tipo sullo schermo di un I-Phone è veramente il funerale del cinema. Questo è sicuramente il male principale. Se a questo aggiungiamo il doppiaggio italico da spending review, abbiamo fatto bingo. “La ballata di Buster Scruggs” non è affatto un film minore dei fratelli più famosi del cinema, ma anzi è un esempio di come la settima arte può sopravvivere in un’epoca difficile. Dentro a questo film a episodi, in realtà, ci sono molti richiami alle opere dei due diabolici fratelli: da “Crocevia della morte” ad “Ave Cesare”, da “A proposito di Davis” a “Fratello dove sei?”, senza dimenticare le lezioni de “L’uomo che non c’era”, “Il Grinta” e “Non è un paesi per vecchi”.

Francamente il trattamento riservato in Italia è veramente pessimo, visto poi che è un film dei Coen (che un pubblico ampio lo hanno eccome). Questo ci deve far riflettere sullo stato di salute dei quartieri generali del cinema italiano (produttori, distributori e quant’altro) e sul rispetto verso gli ultimi della filiera (consumatore/cinefilo che sia). Questa volta il mitologico west viene descritto come se si stesse sfogliando un libro di “favole pirandelliane”. Il film è diviso in 6 episodi, scritti dai due fratelli nell’arco di 25 anni: la ballata di Buster Scruggs (protagonista Tim Blake Nelson), Vicino ad Aldogones (con James Franco), La pagnotta (con Liam Neeson), Il Canyon tutto d’oro (con il cantante Tom Waits), La giovane che si spaventò (con Zoe Kazan, nipote del regista Elia), Le spoglie mortali (con Brandan Gleeson). I primi 3 episodi e il sesto sono i migliori, mentre nel quarto e nel quinto il ritmo è molto più basso. In ogni caso in fondo al pezzo capirete il motivo di questa scelta, ampiamente voluta. C’è l’imbarazzo della scelta, non manca nulla: c’è il cowboy giullare cantastorie (omaggio velato agli albori della storia del cinema), il rapinatore di avide banche, la carovana con i cacciatori di taglie, il cercatore d’oro, la carovana che va in Oregon, il viandante esibizionista. E naturalmente indiani, diligenze, cacciatori di taglie,cavalli, cappelloni, bordelli, ranch. Insomma tutti gli ingredienti e i canovacci tipici del genere cinematografico più americano che esiste. Un mix velato di umorismo nero che prende in giro l’assurdità della vita. Un po’ come quel capolavoro dolce amaro che era il nostro “Amici Miei”, in salsa western. Nulla di originale, d’accordo, ma la scrittura dei Coen lascia sempre il segno. Anche stavolta riescono a fare una black comedy alla John Landis sulla morte, divertendo e allietando il grande pubblico. I personaggi sono sempre in bilico, tra il farsesco e il reale partendo dalla commedia e finendo con la cupezza.

Solo i due fratelli riescono a fare questo nel panorama cinematografico odierno, che si sta lentamente trascinando in un pantano (soprattutto a livello di idee). Quando si vede un film come questo, salta subito all’occhio una cosa: la cura per i personaggi, per i dialoghi e il rispetto per il pubblico. La sceneggiatura è solida e si vede. Ci sono almeno due scene da ricordare: il duello al tavolo da poker tra Buster Scruggs disarmato e un uomo armato (ricorda molto Trinità) e il pollo intelligente che sa fare operazioni matematiche semplici davanti a masse in delirio. In tempi dove ci sono analfabeti funzionali ad ogni angolo, farebbe comodo. Francamente ne vorrei uno anch’io. Ma non esiste solo la scrittura. Questo film è il trionfo del cinema, della maestria tecnica e quindi della bellezza. La fotografia di Bruno Delbonnel (già collaboratore per i Coen per “A proposito di Davis”) è curatissima e dà sostanza al film, la colonna sonora fatta con canzoni popolari (come ai tempi di “Fratello dove sei?”), il montaggio preciso e puntuale, il cast ricco e variegato: il cowboy canterino che uccide rimanendo impassibile con un sorriso ebete è interpretato da uno splendido Tim Blake Nelson, Liam Neeson interpreta un impresario senza scrupoli che richiama alla mente i produttori di Hollywood di oggi e poi c’è il solito gigantesco assolo del cercatore d’oro Tom Waits.

Tuttavia i sei episodi affrontano tematiche molto distanti l’una dall’altra, dando un’immagine della frontiera assolutamente diversa da quelle già viste in passato. Si notano comunque le lezioni di cinema di Sidney Pollack, Sergio Leone, Clint Eastwood, Robert Aldrich,John Ford, ma anche i Trinità di Bud Spencer e Terence Hill. Oltre, naturalmente, a “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino che viene tirato in ballo con ironia e assoluto rispetto nell’episodio finale. A fare da filo conduttore c’è sempre il rapporto stretto tra uomo, violenza e suolo americano, oltre al tema bergmaniano del rapporto con la morte (ricordate “Il settimo sigillo”?). Perché viviamo un’epoca dominata da superficialità, squallore, egoismi vari, gente che entra nei locali sparando. Questa è l’America (ma non solo lì accade). In pratica gli inossidabili fratelli Coen indagano sulla cultura americana che ha portato all’elezione di gente come George W Bush e Donald Trump. Se “Non è un paese per vecchi” mostrava la violenza insita nell’americano, l’aridità umana e l’assenza dei valori, qui si mostra un mondo (non reale purtroppo!) che cerca la verità. Non ci sono le fake news, i social network e internet nel West a distrarre le persone, ma ci sono tanta polvere e tanta violenza.

Regia **** Fotografia ****1/2 Interpretazioni **** Sceneggiatura **** Montaggio ***1/2 Colonna Sonora ****
Fonti principali: Cinematographe, Coming soon, Cinematografo, Onda Cinema, My Movies, Repubblica


La ballata di Buster Scruggs **** 
(USA 2018) 
Genere: Western
Regia: Ethan e Joel Coen
Cast: James Franco, Brendan Gleeson, Liam Neeson, Tom Waits, Tim Blake Nelson, Zoe Kazan
Fotografia: Bruno Delbennel
Sceneggiatura: Ethan e Joel Coen
Durata: 2h e 13 minuti
Distribuzione: Netflix (dal 16 Novembre)
Miglior Sceneggiatura al Festival di Venezia 2018
Trailer qui
La frase cult: Le cose precipitano in fretta qui nel west!


Immagine tratta liberamente da www.anonimacinefili.it
Print Friendly, PDF & Email
Tommaso Alvisi

Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant’altro.

Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.

Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.

archivio.ilbecco.it/autori/itemlist/user/2754-tommaso-alvisi.html
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Related Posts

ickabogMOD

Narrativa

L’ickabog: un’analisi della nuova fiaba di Rowling tra storia e mitologia

L’Ickabog è la nuova fiaba scritta da J.K. Rowling. Vi proponiamo oggi un’analisi approfondita, che ne indaga i riferimenti storici e mitologici.

Print Friendly, PDF & Email
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
ilmanifestoslider

Sinistre

Cosa manca a sinistra, a partire da “il manifesto”

Su “il manifesto” è iniziata da qualche settimana una articolata discussione sulla necessità di un nuovo spazio per la sinistra italiana. Ecco un contributo al dibattito, guardando alla storia dell’ultimo quotidiano comunista rimasto nelle edicole italiane.

Print Friendly, PDF & Email
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
federico

A Dieci Mani

Vichinghi USA, vichinghi padani: il fascino della destra per il Medioevo mitico

Il fascino per il Medioevo fantastico è il pilastro su cui si basa un intero genere letterario e cinomatografico, quello fantasy. Ma se per molti affezionati si tratta di un modo di evadere la realtà, per le destre è diventato un elemento identitario così forte che si condonde sempre più spesso con la realtà.

Print Friendly, PDF & Email
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
Back To Top

Licenza Creative Commons
Eccetto dove diversamente specificato, i contenuti di questo sito sono rilasciati con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia.

IL GIORNALE
ARCHIVIO
AUTORI
COLLABORA CON NOI
L'ASSOCIAZIONE
LA RIVISTA
CONTATTI
SOSTIENICI
PRIVACY
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti. Accept Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessario
Sempre attivato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.