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LandiMOD
Luglio 25, 2019

Le città immobili: un romanzo per non perdersi nell’inquietudine

Dmitrij Palagi Carta

Spossati vi lasciate galleggiare su una superficie d’acqua tiepida e poco accogliente. Chiudete gli occhi e senza percepirlo iniziate a sprofondare. Il peso di una vita senza direzione certa, superati i trent’anni e poco attrezzati per affrontare quanto vi propone il quotidiano della società. La stanchezza dell’indefinito. Bruscamente vi rendete conto che però state affogando. Cercate quindi di riprendere il controllo, ma goffamente, temendo sia troppo tardi.

Affrontare la vita in solitudine è impossibile, difficile salvarsi senza unirsi ad altre persone. Giovanni è un uomo che fluttua nella chiusa città di Firenze, incerto e inquieto. La musica, la politica, la voglia di non arrendersi, la nebbia di ipocrisia sempre fitta: le cose si intrecciano con diversi incontri. Nuove persone, le amicizie di sempre e vecchie porte che tornano a riaprirsi.

Avere sete (di giustizia) e non trovare soddisfazione è un peso difficile da sostenere. Rallenta, limita i movimenti.
La scrittura di Jacopo Landi in questo romanzo, Le città immobili (edizioni Scatole parlanti, 2019), trasmette la voglia di porsi domande, prende per mano e muove il protagonista nel superare i confini (sia quelli geografici che quelli interni).
«La linea invisibile che ci permette di non perderci è davvero sottile e quella linea ha lo stesso spessore per tutti quanti» dice a un certo punto Giovanni, la cui vita riempie un romanzo dal sapore perturbante.
Una lotta per il riconoscimento come se ne potrebbero incontrare tante, non solo a Firenze.
Una storia con le sue parti nascoste ma non difficile da seguire.
Alla ricerca di un equilibrio, di un posto nel mondo, anche quando il mondo ha la necessità di essere cambiato dal profondo, per conquistare una libertà verso cui i più sembrano aver perso anche la speranza.


Immagine: dettaglio di copertina del romanzo Le città immobili da www.scatoleparlanti.it

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Dmitrij Palagi

Classe 1988, una laurea in filosofia, un dottorato in corso in storia medievale, con diversi anni di lavoro alle spalle tra assistenza fiscale e impaginazione riviste. Iscritto a Rifondazione dal 2006, consigliere comunale a Firenze dal 2019.

archivio.ilbecco.it/component/k2/itemlist/user/929-dmitrij-palagi.html
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