Sono passati due anni dalla morte di Lorenzo Orsetti, caduto a Baghouz vittima di un’imboscata di Daesh, mentre combatteva sotto la bandiera dell’YPG, l’unità di autodifesa delle zone curde della Siria.
Per ricordare “Orso” e la sua indimenticabile lotta partigiana per libertà, giustizia e democrazia dal basso, sono state organizzate in questi giorni video-presentazioni di libri, dischi e fumetti, incontri da remoto e l’odierna [18 marzo, ndr] commemorazione, in presenza, al cimitero fiorentino di San Miniato.
Insieme alla riproposta del doppio CD Her Dem Amade Me-Canzoni per Orso («Siamo sempre pronte, siamo sempre pronti»), prodotto da Blackcandy con le interpretazioni fra gli altri di Lucio Leoni, Max Collini, Francesco Di Bella, Paolo Benvegnù, Assalti Frontali e Marco Parente, e al collegato fumetto Macelli di Zerocalcare, c’è la novità del libro Orso – scritti dalla Siria del Nord-Est, appena uscito per Red Star Press e Blackcandy.
Il libro, curato dal padre Alessandro Orsetti, raccoglie gli scritti di Lorenzo dal settembre 2017, quando partì per sostenere il progetto di liberazione e autodeterminazione del popolo curdo in Siria, al 18 marzo 2019, giorno della sua morte.
Gli incassi della vendita del libro – Legacoop Toscana ne ha già acquistate mille copie – saranno devoluti alla realizzazione di un ambulatorio pediatrico intitolato a Lorenzo e che darà assistenza ai bambini dell’Alan’s Rainbow, grande orfanotrofio di Kobane.
Alessandro Orsetti ne è particolarmente soddisfatto: «Noi familiari siamo contenti di vedere che c’è ancora tanto interesse verso Lorenzo e del suo esempio di aiuto concreto, fino alle estreme conseguenze, verso un popolo come quello curdo che ne ha gran bisogno. Se a questo si unisce il fatto che questa società neoliberista, capitalista, sta mostrando tutti i suoi limiti, il suo impegno in controtendenza è ancora più importante e significativo».
Come avete organizzato queste giornate, in un momento non certo facile a causa della pandemia?
Purtroppo dobbiamo limitarci a iniziative virtuali, con dirette Facebook come quella di ieri con un comandante delle YPG in collegamento dal Rojava, Sara Montinaro della Rete Kurdistan Italia e un rappresentante della Mezzaluna Rossa curda. Lì la guerra continua e ci sono anche voci sulla morte di Ocalan, magari non veritiere ma che sottolineano la pena sproporzionata a cui è stato condannato, in isolamento nel carcere-fortezza di Imrali. Oggi poi il comune di Firenze darà [finalmente, ndr] un segnale piantando un albero per Orso in piazza Giorgini. E a mezzogiorno al cimitero di San Miniato andremo a salutarlo insieme ai suoi tanti amici e alle forze politiche che ci hanno sempre sostenuto, dai consiglieri comunali Antonella Bundi e Dmitrji Palagi della Sinistra progetto comune, a Massimo Torelli di Firenze città aperta. Ci sarà anche l’ANPI, a ricordare un partigiano caduto per la libertà di tutti. Poi questo pomeriggio (ore 18) ci sarà un collegamento con gli artisti che hanno preso parte a questo bellissimo disco e Zerocalcare.
Infine il libro, che è anche opera tua visto che hai raccolto e curato le lettere che Lorenzo inviava alla famiglia dal fronte.
Sono contento soprattutto del fatto che gli incassi, del libro e del disco, andranno a sostenere il progetto di un ambulatorio pediatrico a Kobane. L’infanzia era un tema caro a Lorenzo, scriveva spesso dei bambini rimasti orfani di guerra visti i 12mila curdi morti in questi anni. Ne approfitto per ringraziare Legacoop Toscana, che si è avvicinata alla sua storia al punto di decidere di contribuire a farla conoscere, sostenendo il popolo curdo in questa lotta così difficile. Ringrazio anche tutti coloro che acquisteranno questo libro, che lo leggeranno e che poi dedicheranno un pensiero a Lorenzo, di cui, pur nel dolore, siamo molto orgogliosi.
Giornalista de il manifesto, responsabile della pagina regionale toscana del quotidiano comunista, purtroppo oggi chiusa. Direttore di numerosi progetti editoriali locali, fra cui Il Becco.