Menu
  • Home
  • Politica
  • Cultura
  • Iniziative
  • Chi siamo
Close Menu
cittàMOD
Ottobre 18, 2019

Il racconto del viaggio immobile di Jacopo Landi

Beccai Narrativa

Le città immobili, di Jacopo Landi, è il romanzo di un viaggio in un mondo di giovani. Un mondo vissuto dal giovane protagonista Giovanni e da lui raccontato in prima persona. Quindi, direi necessariamente almeno in parte autobiografico.

Jacopo Landi ha una solida cultura: cita letteratura contemporanea, cinema, musica; soprattutto musica, con mille e mille titoli, del mondo rock e punk: sulla musica “giovane” dà un saggio di competenza che penso ineguagliabile. L’autore dimostra inoltre una grandissima capacità e versatilità nello scrivere, ed è grazie a queste doti che garantisce di mantenere viva fino in fondo l’attenzione del lettore.

Il mondo dei giovani narrato dal protagonista non è analizzato dall’esterno, ma vissuto giorno per giorno, corredato di riflessioni e pensieri che sono inevitabilmente anche il portato di esperienze già fatte. Non si tratta di una categoria indefinita di giovani, ma specificamente di giovani colti, con lavori saltuari e precari; già disillusi da un universo piccolo borghese che spinge a occuparsi solo del presente, ma non disperati e neanche rassegnati, perché anzi sono vivi e ricettivi.

Giovanni frequenta tanta gente, più o meno simile a lui, ma tutti accomunati da un senso di provvisorietà che porta a non farsi domande definitive sul futuro, a non cercare certezze. Gli vengono stimoli a fare cento considerazioni alla rinfusa, o “random”, come si dice in un italiano sempre più bastardo. Ma frequenta anche l’hard disk della memoria, evocando rapporti personali fatti di suoni, di corpi e di sensazioni, che sembrano peraltro non dargli mai rimpianti.

Giovanni dice di sentirsi spesso inadeguato, insicuro, ma intanto non si estranea mai, anzi osserva, studia, riflette, valuta, annusa. E insiste spesso sul verbo annusare, come per sottolineare la corporeità delle sue sensazioni. Gli altri si comportano come se fossero personaggi di una sceneggiatura che lui sta scrivendo, per un film con la colonna sonora fatta da voci e, ovviamente, dalla “sua” musica.

Ma non deve ingannare la continua analisi degli altri e l’autoanalisi: non c’è niente di analisi freudiana, corredata magari di sensi di colpa, no: descrive i comportamenti, li studia, li compartecipa, ne dà illuminanti spiegazioni sociologiche e politiche, ed è sempre razionale, non sviscera mai l’essenza della nevrosi: perché Giovanni non è un personaggio nevrotico. Vive consapevolmente una vita che a volte gli piace e a volte meno, ma lui c’è dentro e la vive senza mai tirarsi indietro. Ha la capacità di ironizzare sulle proprie debolezze, che non gli impediscono però di sentirsi accettato dagli altri e, forse, di ammettere ciò che di solito evitiamo per pudore di ammettere, e cioè che consideriamo gli altri, uomini e donne, solo in funzione di noi stessi. In questa chiave si inserisce la percezione, un po’ nichilista, dell’amore come di un impiccio.

Le città immobili: ma come dice la vispa bambina Carol, “tutte le città stanno ferme”. Già, ma il senso profondo del romanzo, per me, non sta nell’insinuare un paradosso nel titolo, ma in un vero paradosso: perché è il racconto di un “viaggio immobile”. Un viaggio attraverso città, Firenze, Milano, Marsiglia, in cui si ritrovano gli stessi personaggi, con nomi e nazionalità diversi, ma tutti con le stesse pulsioni, con le stesse prospettive, con gli stessi ammiccamenti, e tutti con l’immancabile bicchiere di vino rosso che, come per magia, appare in ogni circostanza, quasi come se fosse l’unica certezza che ci si possa permettere.

Un romanzo di situazioni, più che di eventi, a parte la conclusione, che si svolge nel mondo vacuo della radiotelevisione. Un racconto che cattura, che avvolge, che coinvolge mettendo a crudo, senza sottolineature eccessive, realtà e sentimenti che forse ci accorgiamo di capire meglio dopo avere fatto l’esperienza di questa lettura.

Lettura che consiglio ai giovani perché parla di loro senza ruffianerie, e lettura che consiglio ai non più giovani, per mettere un po’ più in chiaro un mondo diverso dal loro e magari per scoprirne una nuova chiave di lettura.

Di Giuseppe Adduci


Immagine da www.publicdomainpicture.net

Print Friendly, PDF & Email
Beccai

Il profilo per gli articoli scritti a più voci, dai collaboratori del sito o da semplici amici e compagni che ci accompagnano lungo la nostra esperienza.

archivio.ilbecco.it/politica/internazionale/itemlist/user/1003-beccai.html
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Related Posts

Lidia_Menapace

Società

Lidia resisté. Per ricordare Lidia Menapace

Partigiana, militante, femminista, pacifista – una vita definita dalla disponibilità ad impegnarsi senza risparmio, per le grandi iniziative come per le riunioni e gli incontri che potevano far prendere coscienza delle questioni a un più ampio numero di persone.

Print Friendly, PDF & Email
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
gberti_vagoncini miniera

Territori e beni comuni

Fornello, la ferrovia Faentina e un territorio da non abbandonare

Nata come stazione ferroviaria di servizio a metà strada tra Firenze e Faenza, la frazione di Fornello testimonia la storia del ‘900 e di un paesaggio trascurato da una certa concezione di turismo e sviluppo del territorio.

Print Friendly, PDF & Email
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
paperoneMOD

A Dieci Mani

Lo spettro della patrimoniale

La proposta di un’imposta progressiva sui grandi patrimoni ha sollevato una forte opposizione da parte di diversi gruppi parlamentari e ci permette di ragionare sulla percezione che la classe media e quella più povera hanno di sé.

Print Friendly, PDF & Email
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
Back To Top

Licenza Creative Commons
Eccetto dove diversamente specificato, i contenuti di questo sito sono rilasciati con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia.

IL GIORNALE
L'ASSOCIAZIONE
LA RIVISTA
AUTORI
CONTATTI
SOSTIENICI
ARCHIVIO
PRIVACY
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti. Accept Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessario
Sempre attivato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.