Friedrich Engels in novanta minuti: è possibile? L’autrice Christa Weber e il compositore Christof Herzog lo osano nel loro pezzo musicale-teatrale Lizzy vuole sapere. In realtà scritto per il 200° anniversario di Engels del 2020, è stato ora messo in scena in ritardo a causa della pandemia alla Fondazione Marx Engels di Wuppertal, città di Engels.
In scena canzoni e dialoghi umoristici e riflessivi tra Engels e la sua compagna Lizzy Burns. L’opera teatrale mostra Engels come una personalità colta, coinvolgente e combattiva. Con i suoi modi pratici, Lizzy Burns convince Friedrich Engels a spiegare complesse relazioni scientifiche e argomenti filosofici.
Il pezzo viene accompagnato da molte canzoni; i loro testi sono di: Friedrich Engels, Bertolt Brecht, J.W. Goethe, Nazim Hikmet, Erich Mühsam, Pablo Neruda, Ernst Toller, Erich Weinert e Christa Weber, la bravissima “Lilly”.
Lidia (Lizzy) Burns, operaia irlandese, sorella di Mary (prima moglie di Engels), sua compagna di fino alla sua morte nel 1878[1], vuol sapere dal cofondatore del marxismo tutto sulla sua filosofia. Le caratteristiche principali del materialismo si rivelano, così come la dialettica. Weber e Herzog riassumono i punti essenziali del materialismo storico: dall’emergere della classe operaia attraverso il suo ruolo rivoluzionario alla dittatura democratica del proletariato.
Viene trattata anche la Dialettica della natura di Engels, che può ancora oggi arricchire le discussioni sull’ecologia. Gli autori chiariscono che non può esserci soluzione all’interno di una logica di profitto capitalista. Tutto tende piuttosto alla socializzazione dei mezzi di produzione e, in ultima analisi, al comunismo.
Lizzy vuole sapere spiega l’opposizione all’utopia filantropica che minaccia di sfociare nel riformismo, che alla fine avvantaggia solo il nemico. In una scena concisa viene mostrato come Engels inizialmente reagisce cupamente alla richiesta di trattare con un Eugen Dühring (oppositore riformista di destra) che provoca confusione. Ma con la confutazione dei riformisti, nel suo così detto l’“Anti-Dühring”, Engels riassume la sua presa di posizione e quella di Marx.
La persona di Engels non viene trascurata; il soldato della rivoluzione del 1848, per esempio, che divenne un riconosciuto esperto militare. Si vede anche l’intenditore di buon vino: socialismo non significa rinuncia, ma il meglio per tutti. Viene evidenziato l’amichevole scambio di idee tra Marx ed Engels, durato decenni. Senza il sostegno finanziario di Engels, non ci sarebbe il primo volume del Capitale; i volumi due e tre non possono essere prodotti senza un’attività enorme di revisione e editoriale di Engels.
Quindi Lizzy vuole sapere è pieno di informazioni. Quello che è stato annunciato come un pezzo su Engels funziona anche quasi come un corso base del marxismo. L’attualità del suo lavoro teorico e politico è illustrata in molte citazioni da scritti di Engels, come la connessione tra la produzione capitalistica e la distruzione della natura; la classificazione storica e i processi storici sono illustrati da canzoni.
Il pericolo di eccedere nella didattica viene contrastato in modo scenografico. Lizzy vuole solo sapere, interroga e Friedrich deve rispondere.
Certo, da un punto di vista drammaturgico sorge il problema che Engels è un personaggio preminente. Ma si scopre che Lizzy – storicamente accurata – è collegata alla lotta irlandese contro l’imperialismo britannico, cioè persegue una propria politica. Insieme a sua sorella Mary Engels, le ha anche permesso di accedere alla classe operaia inglese, così importante per la sua ricerca.
Paul Lafargue scrive nelle sue memorie di Friedrich Engels su Lizzy Burns: “Sua moglie, di origini irlandesi e patriota dal sangue caldo, era in costante contatto con irlandesi, di cui ce n’erano moltissimi a Manchester, ed era sempre al corrente delle loro cospirazioni; più di un ricercato ha trovato rifugio nella sua casa”.
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Engels la sposa un giorno prima della morte di lei l’11 settembre 1878 ↑
Immagine: una pagina dalla “Dialettica della natura”

Leonhard Schaefer è “da sempre” attivo nel movimento contro la guerra e in particolar modo “militante” per la causa palestinese; è stato dal 2002 al 2007 attivo in Rifondazione Comunista. Conoscitore della Repubblica di Weimar e degli inizi del nazismo, ha scritto articoli sulla Repubblica dei consigli della Baviera e sull’antifascismo tedesco. Inoltre ha pubblicato alcuni volumi sull’ anarchismo tedesco.