Le elezioni amministrative in Gran Bretagna, per quanto abbiano visto la riconferma di sindaci laburisti in alcune grandi città (Londra su tutte), non consegnano una situazione rosea al partito di Keir Starmer, che deve fare i conti con lo stabile supporto per il consenso di Johnson.
[Dall’archivio]
Sulla Brexit si sono scontrate due diverse visioni, entrambe di destra, una sovranista e una neoliberista; un appiattimento dell’immaginario politico che riguarda tutta l’Europa. Un’analisi ancora valida a distanza di 5 anni, mentre la stessa dinamica prende la forma dello scontro sulle forniture di vaccini.
Inoltre questa settimana: migliaia di infermieri decisi ad abbandonare il lavoro. Manovra finanziaria per il prossimo anno coperta per 40% da nuovi debiti e con spese militari record.
Fortemente criticato dalle opposizioni per le ricadute sui prodotti agricoli nipponici, l’accordo potrebbe non essere sufficiente a far rimanere le aziende nipponiche in Regno Unito, qualora questo a sua volta non trovasse un accordo con l’UE.
Suga ha mantenuto la continuità del Partito Liberal-Democratico anche nella composizione dell’Esecutivo.
L’ex premier Abe si è intanto recato di persona al tempio Yasukuni, dove sono canonizzati numerosi criminali di guerra delle guerre coloniali del Giappone.
Il Labour party ha indicato il suo nuovo leader: sarà Heir Starmer a succedere a Jeremy Corbyn alla guida del partito britannico. Nel Dieci Mani di questa settimana un commento sulle prospettive date da questa scelta.
Con l’uscita dall’UE si fanno più concrete le possibilità che il Regno Unito aderisca ad accordi di libero scambio che coinvolgono il Giappone, a partire dal CPTPP.
Alla ricerca di una leadership che possa costruire un’opposizione credibile al governo tory, i temi al centro del dibattito sono leadership femminile, brexit e frattura tra Londra e periferie.
Versare in difficili condizioni economiche, appartenere alla classe operaia, essere disinformato o poco brillante o arrabbiato con il mondo e con il “sistema” non rende nessuno automaticamente di destra o fascista: è questa una caricatura di un classismo inaccettabile, che va rispedita al mittente.
Le elezioni politiche in Gran Bretagna hanno sancito come vincitore indiscusso Boris Johnson con il suo partito conservatore. Ciò. in seguito ad una campagna elettorale che ha intavolato delle elezioni che si son configurate come un secondo referendum, aprirà definitivamente la strada alla Brexit.