Mentre l’ex premier Shinzo Abe continua a caldeggiare l’opzione di condividere l’arsenale nucleare con gli USA, Kishida rilascia dichiarazioni ambigue e il Governo continua a fare riferimento alla possibilità di intervento delle Forze di Autodifesa in conflitti estranei al Giappone.
Lo scioglimento delle camere permise all’allora premier di evitare di rispondere in parlamento dello scandalo Moritomo Gakuen; una sentenza sancisce oggi che fu violato l’articolo 53 della costituzione.
Inoltre questa settimana: misure di quasi emergenza nel 70% del territorio. Riconfermata maggioranza a Nago. Azione legale dei cittadini di Okinawa contro l’inquinamento acustico dalle basi militari USA. 35 politici locali indagati per la compravendita di voti dei coniugi Kawai. Sussidi alle imprese petrolifere per tenere sotto controllo i prezzi.
La vicenda è tutt’altro che chiusa dato che non sono state chiarite tutte le responsabilità inerenti la (s)vendita del terreno demaniale all’associazione nazionalista Moritomo Gakuen, il coinvolgimento di Shinzo e Akie Abe, i nomi dei funzionari che hanno riempito di omissis i documenti sottoposti all’indagine del parlamento, le responsabilità della falsificazione dei documenti sulla presenza di rifiuti sul terreno.
Il blocco degli ingressi è un tentativo di resistere alla diffusione della variante Omicron del SARS-CoV-2.
Inoltre questa settimana: Kenta Izumi è il nuovo presidente del Partito Costituzionale Democratico. L’ex premier Abe soffia sul fuoco della tensione con la Cina. La confederazione sindacale Rengo chiederà un aumento del 4% dei salari di base.