L’elezione di Mattarella e(‘) la fine della politica…
La rielezione al Quirinale di Sergio Mattarella ha messo in luce la debolezza strutturale del Parlamento italiano e delle forze politiche che in esso sono rappresentate.
La rielezione al Quirinale di Sergio Mattarella ha messo in luce la debolezza strutturale del Parlamento italiano e delle forze politiche che in esso sono rappresentate.
Lo shock economico dovuto alla pandemia apre radicali prospettive di ripensamento dell’Europa. Un’analisi messa a fuoco attraverso le lenti dell’eurocomunismo berlingueriano e del confronto tra le diverse inclinazioni internazionali dei governi Draghi e Conte.
[Dall’Archivio] Riproponiamo una riflessione sulla nascita del Movimento 5 stelle, forza politica che ha caratterizzato gli avvenimenti degli ultimi anni e che continua ad essere, tra molte trasformazioni, al centro del dibattito politico.
Un confronto con i risultati dei referendum del 2006 e del 2016 propone alcuni spunti di interpretazione della distribuzione dei Sì e dei No nel 2020 e della demografia che li ha espressi.
La campagna elettorale che si è appena conclusa, per quanto abbia interessato solo due regioni italiane, ha investito a pieno il dibattito pubblico nazionale.
La probabile fine del Movimento 5 Stelle pone la questione del destino dei suoi voti, tra il riorganizzarsi delle destre e la crisi d’identità delle sinistre.
Chiamato a pronunciarsi sulle modalità con cui affrontare le elezioni regionali in Emilia Romagna, il popolo di Rousseau ha usato la piattaforma per andare contro quelle che erano state le prime dichiarazione di Di Maio e Grillo. Per la prima volta, vengono quindi riconosciuti dei “problemi” all’interno del Movimento.
Area non così giovane e che ha già dimostrato di tollerare un certo populismo e una politica francamente poco moderata, il “campo moderato” sembra piuttosto un orticello, perdipiù già coltivato da altri soggetti.
Renzi fa mostra di rivolgersi soprattutto a quei giovani che sì non sono garantiti sotto l’aspetto occupazionale, ma lo sono culturalmente: laureati, magari in atenei privati, che non si trovano affatto a disagio con le sfide e i mutamenti indotti dalla globalizzazione.
[Dall’archivio]
L’amore delle leggi e del bene pubblico, principio base della repubblica, era giudicato da Montesquieu innaturale in quanto contrario all’interesse privato.