#390 – Primo incontro tra Suga e Biden
Al centro dell’incontro il rafforzamento della cooperazione militare tra USA e Giappone e l’opposizione al ruolo della Cina nel Pacifico.
Al centro dell’incontro il rafforzamento della cooperazione militare tra USA e Giappone e l’opposizione al ruolo della Cina nel Pacifico.
Dopo giorni di polemiche per le sue affermazioni misogine e l’abbandono dell’organizzazione delle Olimpiadi da parte di centinaia di volontari in segno di protesta, è servita la presa di distanza del CIO affinché Yoshiro Mori rassegnasse le dimissioni da presidente del comitato organizzatore giapponese, mentre governo e partiti di maggioranza avevano insistito per la sua permanenza.
Tra gli obiettivi del piano, la stimolazione della domanda interna e il sostegno all’occupazione e la riduzione delle emissioni di CO2; 300 miliardi sono però destinati alla campagna “Go To Travel”, di cui le opposizioni chiedono la chiusura per il suo ruolo nell’aumento dei contagi.
Il Regional Comprehensive Economic Partnership è l’accordo di libero scambio più rilevante al mondo in termini di PIL e numerosità della popolazione coinvolta: unisce Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda e i 10 paesi ASEAN.
L’elezione di Joe Biden può significare un rafforzamento dei rapporti bilaterali con il Giappone. La Keidanren auspica di vedere la fine del protezionismo; gli hibakusha sperano nel progresso dei negoziati sul disarmo nucleare.
Inoltre questa settimana: bocciata dagli elettori l’ipotesi di trasformare Osaka in una prefettura metropolitana; ulteriori accuse di corruzione a carico di Akimoto; sempre più grave lo scandalo delle nomine negate al Consiglio delle Scienze.
Nelle parole del segretario ONU Guterres, il trattato è un omaggio ai sopravvissuti dei bombardamenti nucleari; ma il segretario generale di Gabinetto Kato ha confermato che l’unico Paese ad aver subito un bombardamento atomico non aderirà, preferendo rimanere sotto l’ombrello nucleare degli USA.
Oltre agli scandali ed agli episodi di corruzione, il governo Abe si è caratterizzato per l’acceso militarismo (dalla esportazione di armi al tentativo di cambiare la Costituzione fino ai disegni di legge bellicisti del 2015), gli aumenti della tassa sui consumi, il fallimento nelle trattative con la Russia per un trattato di pace, la risposta inefficace alla pandemia.
“Vorrei costruire il partito unitario il prima possibile e far sì che la gente possa riconoscere che è nato nuovamente un partito di opposizione che può sostituire il Partito Liberal Democratico” ha dichiarato il segretario del PCD Tetsuro Fukuyama.
“Non bisogna pensare che la sicurezza si basi sul ritenere che gli altri possano farci del male […]. Chiediamo alla politica che si costruisca fiducia tra le nazioni”.
Parole di Terumi Tanaka della confederazione delle associazioni delle vittime dei bombardamenti atomici.