Dal 4 al 10 febbraio, secondo dati diffusi dall’Agenzia che si occupa della protezione civile, sono stati 8 i morti e i 54 feriti prodotti dalle forti nevicate che hanno colpito l’Arcipelago.
Sulla sanità, mercoledì scorso, il Consiglio centrale per la promozione della sicurezza sociale, una rete civica a difesa a della sanità pubblica, ha consegnato alla Camera dei Consiglieri oltre 74.000 firme in calce ad una petizione che chiede l’aumento del finanziamento a carico dell’erario dell’assicurazione sanitaria pubblica. La rete chiede che 1.000 miliardi di yen siano destinati al sistema sanitario pubblico e che si aboliscano i premi assicurativi dovuti per i bambini e quelli pagati dai lavoratori a basso reddito.
Circa la prossima legge finanziaria, il numero uno del Partito Costituzionale Democratico, Yoshihiko Noda, ha proposto una profonda revisione del bilancio presentato dai conservatori in parlamento. Tra le principali richieste del PCD, l’allocazione di 3.800 miliardi in sussidi volti a contenere i costi dei carburanti, lo stop agli aumenti dei premi dell’assicurazione sanitaria pubblica per i pazienti afflitti da malattie gravi.
Anche Tomoko Tamura ha sostenuto che l’attuale finanziaria vada rivista completamente aumentando le spese per la sicurezza sociale e tagliando le spese militari (le quali, nella proposta del PLD, aumenteranno del 9,5%). Tamura ha chiesto un aumento delle imposte sugli utili delle aziende portandola al 28% e cioè allo stesso livello dell’epoca precedente al primo governo Abe ed un taglio ai sussidi per le aziende produttrici di semiconduttori.
Nell’istruzione, quattro sindacati degli insegnanti e tra essi Zenkyo, hanno tenuto, il 14 febbraio, un’assemblea per chiedere l’abolizione della legge del 1971 che non prevede la retribuzione degli straordinari dei docenti. Da tempo, l’opposizione progressista ha chiesto la riforma di questa legge.
In ambito criminale, secondo quanto comunicato, in chiusura di settimana, dall’Agenzia Nazionale di Polizia, nel 2024, sono state 279 le persone accusate di aver utilizzato i casinò on line i quali sono illegali in Giappone. Il numero è oltre il doppio di quanto rilevato nel 2023 ma rappresenta soltanto una minuscola frazione degli utilizzatori reali del gioco d’azzardo on line.
In politica estera, lunedì scorso, il dicastero degli Esteri di Pechino ha emesso una nota di protesta contro le mosse “negative” risultanti dal confronto tra Trump ed Ishiba avvenuto nella settimana precedente a Washington. Le dichiarazioni di Trump ed Ishiba sullo Stretto di Taiwan e sulla proiezione cinese nei mari Cinese Orientale e Cinese Meridionale sono state qualificate come interferenze da Guo Jiakun, Portavoce degli Esteri di Pechino.
“La dichiarazione congiunta USA-Giappone sulla Cina costituisce un’interferenza aperta negli affari interni della Cina, un attacco ed una diffamazione contro la Cina, che mira anche a creare allarmismo nella regione. La Cina deplora e si oppone fermamente a ciò ed ha presentato proteste agli USA ed al Giappone. La questione di Taiwan è puramente un affare interno della Cina ed è al centro degli interessi principali della Cina, che non tollera interferenze esterne. Sia il governo degli USA che quello giapponese hanno preso seri impegni con la Cina sulla questione di Taiwan. In particolare, il Giappone ha gravi responsabilità storiche per la sua aggressione contro Taiwan e il dominio coloniale sull’isola e dovrebbe agire con ancora più prudenza su questa questione. La più grande minaccia alla pace nello Stretto di Taiwan al momento sono le attività separatiste delle forze per la “indipendenza di Taiwan” e la connivenza ed il sostegno esterni che ricevono. Se i Paesi interessati hanno veramente a cuore la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan, ciò che dovrebbero fare è sostenere il principio di una sola Cina ed opporsi inequivocabilmente alla “indipendenza di Taiwan”. La partecipazione della regione di Taiwan alle attività delle organizzazioni internazionali deve e può essere gestita solo in linea con il principio di una sola Cina. Taiwan non ha basi, ragioni o diritti per unirsi a organizzazioni internazionali a cui aderiscono solo Paesi sovrani. Sulle Diaoyu Dao (quelle che i nipponici chiamano Senkaku ndr) e le sue isole prossime, queste hanno sempre fatto parte del territorio cinese. Le attività della Cina nelle acque interessate sono pienamente legittime e legali. La Cina ha sempre seguito le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. La cosiddetta aggressione economica della Cina è puramente infondata. Invitiamo gli Stati Uniti ed il Giappone a rispettare il principio di una sola Cina e ad onorare i propri impegni, a smettere immediatamente di interferire negli affari interni della Cina, a smettere di inviare qualsiasi segnale, in qualsiasi forma, sbagliato alle forze per la “indipendenza di Taiwan”, a rispettare sinceramente la sovranità territoriale ed i diritti e gli interessi marittimi della Cina, a smettere di manipolare le questioni relative alla Cina e ad adottare misure concrete per svolgere un ruolo costruttivo per la pace e lo sviluppo nella regione” ha affermato l’alto funzionario di Pechino.
Per la Presidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura, l’incontro di Washington è stata occasione per mostrare un “atteggiamento servile” da parte del Giappone. Ishiba non ha criticato le idee espresse da Trump circa la pulizia etnica di Gaza, si è impegnato ad acquistare più gas liquefatto dagli USA per contribuire a ridurre il deficit commerciale che quel Paese hanno col Sol Levante e posto enfasi sulla cooperazione militare e sull’importanza dell’aumento delle spese militari giapponesi (nella dichiarazione finale dell’incontro si menziona il 2%) e della costruzione della base di Henoko.
Una sostanziale adesione alle parole di Ishiba è stata invece espressa, nel corso di diversi interventi in parlamento, dal Partito Costituzionale Democratico che anzi ha scavalcato da destra Trump chiedendo che il Giappone non aderisca a proposte che prevedono, in Ucraina, territori in cambio di pace e chiesto garanzie circa l’estensione alle Senkaku della copertura militare assicurata dal trattato di alleanza Giappone-USA.
Mercoledì scorso, intanto, il governo nipponico ha emanato una nota di protesta circa l’ingresso di quattro navi della Guardia Costiera di Pechino che sarebbero entrate in acque territoriali giapponesi nei pressi delle isole Senkaku/Diaoyu.
Per allentare le tensioni, l’undici febbraio, la Cina ha deciso di rimuovere alcune boe che erano state posizionate nei pressi delle isole contese.
Frattanto, il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshimasa Hayashi, ha comunicato che il Sol Levante ha chiesto – da buon servo verso il padrone – che gli Stati Uniti non applichino verso l’acciaio e l’alluminio nipponico i dazi imposti alle importazioni promessi da Donald Trump.
Venerdì, Hayashi ha dichiarato che il Giappone è in contatto con gli Stati Unti e che, dopo averne valutato gli impatti, risponderà “in maniera appropriata” ai dazi.
In ambito militare, intervenendo, lo scorso 10 febbraio, in sede di commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti, il deputato comunista Takaaki Tamura ha sottolineato come i costi di costruzione della nuova base di Mageshima (Kagoshima) stanno rapidamente crescendo. La base, la cui importanza è stata sottolineata nel corso dell’ultimo vertice Ishiba-Trump, è già costata 332,7 miliardi di yen e ne costerà altri 1.226 per l’anno fiscale che inizierà il primo aprile.
Il ministro Nakatani non ha fornito dettagli circa le spese per il prossimo anno fiscale ma riconosciuto che essi supereranno i mille miliardi e certificato quanto è già stato speso.
Sempre nel campo delle servitù militari, l’ufficio del Ministero della Difesa di Okinawa ha informato che, nel 2024, presso la base di Futenma (Ginowan), nel 2024 sono avvenuti 3.541 tra atterraggi e decolli da parte di velivoli statunitensi: l’11% in più rispetto al 2023.
Includendo atterraggi e decolli degli aerei nipponici, la cifra ha raggiunto quota 16.927: +24% rispetto al 2023. Ben 443 operazioni sono avvenute tra le 22 e le 6 del mattino.
Il 12 febbraio, in apertura della sessione ordinaria dei lavori dell’assemblea prefettizia, il Governatore di Okinawa, Denny Tamaki, ricordando che quest’anno si celebrano gli ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha affermato che la sua giunta lavorerà “con tutte le proprie forze per realizzare il desiderio di pace espresso nelle ‘Nuove raccomandazioni per la realizzazione di un’Okinawa pacifica e prospera’, formulate 50 anni dopo la restituzione dell’arcipelago al Giappone” ed annunciato un progetto per commemorare l’importante anniversario. Tamaki si è poi riferito all’attuale situazione globale, situazione che vede Okinawa in prima linea in uno scontro tra gli Stati Uniti e la Cina, affermando che “allentare le tensioni e costruire la fiducia attraverso la diplomazia pacifica ed il dialogo è più necessario che mai”.
Il Governatore si è poi soffermato sulla costruzione, la quale potrebbe terminare tra 12 anni, della base di Henoko rilevando come, mentre la nuova base sarà in costruzione, non saranno eliminati i pericoli connessi alla base di Ginowan della quale proprio Henoko dovrebbe assumerne le funzioni.
Frattanto, ad Iwakuni, l’undici febbraio è stato arrestato un militare statunitense di 21 anni. L’uomo è accusato di aver provocato un incidente d’auto da ubriaco e di aver poi tentato di entrare in una casa.
In economia, nel 2024, i debiti totali del Sol Levante hanno raggiunto quota 1.317.640 miliardi di yen: il 31,18% in più rispetto all’anno precedente. 1.173.560 miliardi erano i detenuti in titoli.
Sempre nel 2024, l’avanzo delle partite correnti è stato pari a 29.260 miliardi di yen (il 29,5% in più rispetto al 2023). Il dato, un record, è stato largamente possibile dal rientro degli abbondanti profitti maturati dalle imprese nipponiche all’estero. L’avanzo primario è cresciuto dell’11,3% per complessivi 40.210 miliardi.
Nella bilancia commerciale, il deficit nel settore merci è stato pari a 3.900 miliardi (-40% rispetto all’anno precedente) con esportazioni cresciute del 4,5% (104.870 miliardi) ed importazioni cresciute dell’1,8% (108.770 miliardi). Nel settore dei servizi, il deficit è stato di 2.620 miliardi (-10,3% sul 2023).
All’estero, lo scorso 9 febbraio, al termine degli incontri con il premier Ishiba, il neopresidente statunitense Donald Trump ha affermato che, in ogni caso, la giapponese Nippon Steel non potrà avere la maggioranza di US Steel. Trump, quindi, pur aprendo ad una qualche forma di partecipazione azionaria dell’azienda giapponese al capitale della società statunitense ha confermato la linea del proprio predecessore circa l’impossibilità che US Steel finisca in mani straniere.
Intervenendo nuovamente sul tema, venerdì scorso, Trump ha ribadito che non si opporrà ad una eventuale acquisizione da parte di Nippon Steel di una quota di minoranza del capitale sociale del colosso statunitense.
Nell’auto, Honda Motor ha deciso di cancellare il proprio piano che prevedeva il pensionamento obbligatorio a 65 anni per gli ingegneri del campo software ed altri lavoratori altamente specializzati. La società ha anche annunciato investimenti per 15 miliardi di yen spalmati sui prossimi cinque anni nella formazione degli ingegneri.
Honda e Nissan, intanto, hanno comunicato, lo scorso giovedì, di aver deciso di non proseguire circa il piano di fusione tra le due società. Cuore del disaccordo è stata la proposta di Honda di trasformare Nissan in una propria controllata.
“Nissan Motor, Honda Motor e Mitsubishi Motors Corporation (azienda aggiuntasi in seguito ai dialoghi tra le prime due aziende ndr) hanno concordato oggi di rescindere il loro memorandum in merito alla valutazione della struttura per una collaborazione tripartita, alla luce della risoluzione del memorandum firmato il 23 dicembre dell’anno scorso in merito alla valutazione di un’integrazione aziendale tra Nissan e Honda. In futuro, le tre aziende collaboreranno nell’ambito di una partnership strategica mirata all’intelligenza ed ai veicoli elettrificati. Questo quadro è stato stabilito con il memorandum firmato il primo agosto dell’anno scorso, impegnandosi a creare nuovo valore e massimizzare il valore aziendale di ciascuna azienda” si legge in un comunicato diffuso al termine della fine delle trattative.
Se realizzata, la fusione avrebbe potuto far nascere una delle maggiori aziende automobiliste del mondo. Nissan ha, di recente, tagliato del 70% le prospettive di utili per l’anno fiscale che terminerà a marzo e deciso di mandare a casa, negli Stati Uniti, 9.000 propri dipendenti.
Sempre in questo campo, il sindacato interno a Toyota Motor ha dichiarato, mercoledì scorso, che – nel corso dei negoziati per i rinnovi contrattuali di questa primavera – chiederà all’azienda, per ciò che attiene ai bonus, la stessa percentuale di aumenti sui bonus dell’anno precedente e cioè equivalente a 7,6 mesi di salario.
L’anno scorso, l’azienda ha accolto pienamente le richieste dei sindacati e concesso un aumento della paga base pari a 28.440 yen: l’aumento più consistente dal 1999.
In casa Nissan, l’aumento richiesto è stato di 18.000 circa la paga base e di 5,2 mesi (-0,6 rispetto all’anno precedente) circa i bonus mentre in Honda, l’aumento chiesto dai sindacati sulla paga base è stato di 19.500.
Frattanto, sia Toyota Motor che Mitsubishi Heavy Industries hanno vietato ai propri dipendenti di utilizzare l’intelligenza artificiale cinese DeepSeek la quale ha dimostrato straordinaria efficacia diventando concorrente delle applicazioni sviluppate da aziende statunitensi.
In ambito finanziario, il Gruppo SoftBank ha comunicato, mercoledì scorso, per il periodo aprile-dicembre del 2024, utili per 636,15 miliardi di yen. Nel medesimo periodo dello scorso anno, la società ha registrato debiti per 458,72 miliardi.
Sull’inflazione, il ministro dell’Agricoltura, Taku Eto, ha annunciato, venerdì scorso, che 210.000 tonnellate di riso presenti nelle scorte pubbliche saranno immesse sul mercato al fine di contenere i prezzi di questo prodotto.
Chiudendo con le relazioni economiche con la Cina, il 16 febbraio, una delegazione di 230 padroni e dirigenti d’azienda, guidata da Masakazu Tokura, presidente di Keidanren, è partita per la RPC per dialogare sulla decarbonizzazione e la cooperazione nel settore digitale.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; global.honda; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)