Alla crisi delle prospettive economiche si aggiunge il deprezzamento dello yen rispetto al dollaro. Partito Costituzionale Democratico e Partito Comunista invoncano misure per tamponare il caro carburanti e tutelare consumi e pensioni.
Mentre l’ex premier Shinzo Abe continua a caldeggiare l’opzione di condividere l’arsenale nucleare con gli USA, Kishida rilascia dichiarazioni ambigue e il Governo continua a fare riferimento alla possibilità di intervento delle Forze di Autodifesa in conflitti estranei al Giappone.
La guerra in corso in Ucraina ha riacceso, tra le altre cose, il dibattito sull’accesso alle fonti energetiche e sugli assetti geopolitici che queste necessità determinano.
Il Consiglio delle Scienze del Giappone si compone di 210 esperti provenienti da varie accademie, rinnovati a metà alterne con nuovi membri proposti dal medesimo organismo. Con un atto senza precedenti, il nuovo premier ha escluso dalla nomina 6 accademici in passato critici sulle nuove normative su segreto di stato e sicurezza.
Koike, ex giornalista e per un brevissimo periodo Ministra della Difesa per il PLD, è stata sostenuta dalla lista civica Tomin First no Kai. Appena eletta la Governatrice ha promesso la formazione di un organismo in grado di contrastare efficacemente il Covid-19.
Il nuovo pacchetto di aiuti, realizzati quasi tutti a debito, è da 31.910 miliardi di yen; con gli altri decreti si giunge a 117.000 miliardi di investimenti e sussidi.
Il Partito Liberaldemocratico ha provato a strumentalizzare la situazione a favore del proprio progetto di modifica della Costituzione, introducendo la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza.
Il Sol Levante non ha alcuna intenzione di vietare la produzione di energia elettrica da carbone ed anzi aziende nipponiche stanno promuovendo le proprie centrali a carbone all’estero.
Il deputato che aveva auspicato una guerra contro la Russia rifiuta di dimettersi. Difficili condizioni di lavoro nei cantieri per le olimpiadi del 2020. Visita di Trump e Bolton in Giappone. Blocchi alla vendita dei telefoni Huawei. Richiesta di abbandonare il carbone come fonte d’energia entro il 2050.
“Cosa sta dicendo? Lui è vicepremier e ministro delle Finanze: è responsabile dello stato dei conti. Il suo messaggio e la sua mentalità, diffusi in tutto il Giappone e all’estero, sono un imbarazzo” ha twittato la capogruppo in Senato del PCD Renho Murata.
Tensioni con la Corea del Sud; in aumento import ed export alimentari, boom dell’industria cosmetica; pesante contributo del carbone alla produzione energetica.