La fine del bipolarismo
Le modalità della rielezione di Mattarella al Quirinale segnalano la chiusura della stagione del bipolarismo, con centrodestra e centrosinistra frammentati e centro sempre più forte.
Le modalità della rielezione di Mattarella al Quirinale segnalano la chiusura della stagione del bipolarismo, con centrodestra e centrosinistra frammentati e centro sempre più forte.
Lo shock economico dovuto alla pandemia apre radicali prospettive di ripensamento dell’Europa. Un’analisi messa a fuoco attraverso le lenti dell’eurocomunismo berlingueriano e del confronto tra le diverse inclinazioni internazionali dei governi Draghi e Conte.
“Abbiamo smarrito la nostra anima ‘sociale’, dopo gli anni di Renzi e del Jobs Act. Allora dobbiamo riconquistarla, pensando a come deve essere un partito progressista, democratico, che occupa un campo preciso dello schieramento politico”
Dopo il superamento delle difficoltà in Consiglio Europeo, l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund deve fare i conti con la task force proposta dal governo. Un organismo, sulla carta, dall’essenza tecnica ma che potrebbe arrivare invece ad assumere ben altri ruoli.
Secondo un’interpretazione emessa dall’Ufficio Legislativo del Governo nel 1983, la nomina da parte dell’Esecutivo degli accademici sarebbe un puro atto formale e non vi sarebbe la possibilità da parte del gabinetto di sindacare sui nomi proposti dal Consiglio.
È paradossale che nell’UE ci siano “rifugi (o paradisi) fiscali”, con il risultato che i vantaggiosi schemi di tassazione che alcuni Stati europei offrono a multinazionali e investimenti esteri si traducono in una riduzione della base imponibile degli altri.
Rapporti con l’Egitto, questione ambientale, scuola: per Fratoianni (LeU) “la maggioranza che sostiene il governo è certo la più avanzata che possiamo avere. Ma non può limitarsi solo a rispondere all’emergenza coronavirus, e a resistere alla destra”.
La Carta sociale europea sancisce il diritto del lavoratore ingiustamente licenziato a ricevere una tutela effettiva, minato dall’esclusione a priori della possibilità di reintegro e dal tetto dell’indennizzo.
La probabile fine del Movimento 5 Stelle pone la questione del destino dei suoi voti, tra il riorganizzarsi delle destre e la crisi d’identità delle sinistre.
L’insediamento del nuovo governo ha comportato una notevole cambio di posizioni rispetto al precedente e ciò ha riguardato, in particolare, il M5S e il Primo Ministro.