La fine del bipolarismo
Le modalità della rielezione di Mattarella al Quirinale segnalano la chiusura della stagione del bipolarismo, con centrodestra e centrosinistra frammentati e centro sempre più forte.
Le modalità della rielezione di Mattarella al Quirinale segnalano la chiusura della stagione del bipolarismo, con centrodestra e centrosinistra frammentati e centro sempre più forte.
Più che le coalizioni, con la fine del bipolarismo le unità fondamentali del confronto politico sembrano essere i partiti, pur nella loro debolezza. Una radiografia del radicamento sociale degli attori fondamentali attraverso indicatori economici e di scolarizzazione.
Prosegue la mobilitazione delle tute blu GKN e di settori di società trasversali solidali con loro, verso lo sciopero generale di lunedì, mentre la proprietaria Melrose snobba il confronto con la viceministra Todde.
La crisi del PD è solo il più recente, ma non ultimo, evento di una profonda ristrutturazione del sistema politico italiano, cominciata con lo scollamento del voto proletario dalle sigle che si candidavano a rappresentarne gli interessi di classe.
“Abbiamo smarrito la nostra anima ‘sociale’, dopo gli anni di Renzi e del Jobs Act. Allora dobbiamo riconquistarla, pensando a come deve essere un partito progressista, democratico, che occupa un campo preciso dello schieramento politico”
Rapporti con l’Egitto, questione ambientale, scuola: per Fratoianni (LeU) “la maggioranza che sostiene il governo è certo la più avanzata che possiamo avere. Ma non può limitarsi solo a rispondere all’emergenza coronavirus, e a resistere alla destra”.