La riconferma di Duda e la Polonia divisa
L’apparente staticità del voto nasconde sommovimenti più profondi, tra il malcontento giovanile e la tattica di PiS di fascistizzare il paese un pezzettino alla volta.
L’apparente staticità del voto nasconde sommovimenti più profondi, tra il malcontento giovanile e la tattica di PiS di fascistizzare il paese un pezzettino alla volta.
Analisi dei flussi di voto e dei blocchi sociali, verso un ballottaggio sul filo di lana nel quale saranno decisivi gli elettori di Hołownia e di Bosak, mentre Duda spera nel voto dei fascisti.
Il primo turno delle elezioni presidenziali polacche ha consegnato Duda (PiS) e Trzaskowski (KO) al ballottaggio. In attesa del secondo turno, vale la pena analizzare il significato dell’appuntamento per la Polonia e i profili politici degli sfidanti.
Attraverso un’ambigua campagna “stop pedofilia” associazioni “pro vita” hanno ottenuto l’approvazione alla Camera di una proposta di legge che punisce con il carcere l’educazione sessuale.
OnTheJanion ne ha parlato con un’educatrice sessuale della Fondazione Spunk.
All’indomani delle elezioni in Polonia, una dettagliata analisi della situazione politica del paese.
La destra di PiS ha migliori probabilità di avere la maggioranza alla Camera bassa che al Senato, rimanendo al governo ma scoprendo il fianco nel dibattito pubblico, mentre le elezioni presidenziali del 2020 si avvicinano.
Domenica 13 ottobre i cittadini polacchi saranno chiamati al voto per il rinnovo del Parlamento. In questo dettagliato pezzi di Jacopo Vannucchi, un accurato quadro della situazione che ci si presenta.
[Dall’archivio]
Dalla distruzione di monumenti alla censura della storia, fino alla celebrazione di formazioni militari fasciste e antisemite, in Polonia è in atto da tempo una sistematica campagna di rimozione della memoria storica comunista e sovietica.