#327 – Nuovi casi di coronavirus di Wuhan
Il Partito Liberaldemocratico ha provato a strumentalizzare la situazione a favore del proprio progetto di modifica della Costituzione, introducendo la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza.
Il Partito Liberaldemocratico ha provato a strumentalizzare la situazione a favore del proprio progetto di modifica della Costituzione, introducendo la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza.
Con l’uscita dall’UE si fanno più concrete le possibilità che il Regno Unito aderisca ad accordi di libero scambio che coinvolgono il Giappone, a partire dal CPTPP.
Inoltre questa settimana: apertura dei lavori della Dieta, chieste le dimissioni di Abe per lo scandalo del sakura, visita del primo ministro polacco Morawiecki, Rakuten e Mitsubishi sotto inchiesta.
Inoltre, dall’inizio del nuovo anno: sempre più largo lo scandalo della società cinese che avrebbe corrotto alcuni parlamentari, nuovi risvolti dello scandalo delle celebrazioni per il Sakura, effetti dei cambiamenti climatici sulle coltivazioni di riso.
Tsukasa Akimoto del PLD avrebbe ricevuto 3 milioni di yen e altri beni da un’azienda cinese interessata a costruire un resort con casinò grazie alla legge poi approvata anche con il sostegno dello stesso Akimoto.
La visita, la prima del capo dell’esecutivo iraniano negli ultimi vent’anni, ha come scopo quello di ricevere rassicurazioni dai nipponici circa la missione militare nel Golfo di Aden (e cioè circa il fatto che il naviglio giapponese non si sposterà nello Stretto di Hormuz in appoggio agli USA) nonché sull’accordo internazionale per il nucleare.
L’accordo prevede di cancellare o abbassare dazi doganali su merci statunitensi, in particolare carne e prodotti agricoli, per 7,2 miliardi di dollari. Di contro gli Stati Uniti non hanno concesso nulla ed anche l’eventuale abbassamento dei dazi su veicoli e componenti per auto prodotti nel Sol Levante è soggetto a “ulteriori negoziati”.
Ad Hiroshima il Papa ha condannato le armi nucleari definendole immorali.
Shinzo Abe ha parlato di alleanza tra il Vaticano e il Giappone nel realizzare “un mondo libero dalle armi atomiche”, ma proprio il Giappone non ha sottoscritto il trattato ONU per il loro bando totale.
Anche il portavoce dell’Esecutivo Suga ha ribadito l’adesione del Paese all’ombrello nucleare USA.
Inaspettatamente, la Presidenza sudcoreana ha comunicato che rimanderà il proprio piano sospendere l’accordo GSOMIA a condizione che esso possa essere interrotto in ogni momento. A determinare la svolta probabilmente una presa di posizione del parlamento USA.