I mostri italiani di Giacomo Bevilacqua
Stile personale curato e consolidato, Bevilacqua dipana nell’insolito spazio della graphic novel una storia di amore e disamore per l’Italia, un urlo di rabbia che fatica a farsi discorso.
Stile personale curato e consolidato, Bevilacqua dipana nell’insolito spazio della graphic novel una storia di amore e disamore per l’Italia, un urlo di rabbia che fatica a farsi discorso.
La riserializzazione della narrazione, in cui ogni vuolume costruisce una storia più ampia, risulta ben riuscita; meno riuscita la miscela di horror e giallo che sembra faticare a rinfrescarsi.
Dylan Dog per tanti è un simbolo intriso di memorie e significati personali, tanto che viene naturale l’impulso di incorniciarlo, immortalato e immobile; ma imbalsamare un personaggio nell’eterna riproposizione di se stesso ne significherebbe la morte narrativa.
Ridendo di Andy, il lettore è invitato non solo a sentirsi migliore, ma a essere migliore, ad avvicinarsi all’ideale working class che gli appartiene, a partire da una comune umanità subalterna profondamente difettosa ma altrettanto profondamente imbevuta di – appunto – umanità.
“La mia cosa preferita sono i mostri”, graphic novel di esordio di Emil Ferris edita in Italia da Bao Publishing, attraverso la forma del quaderno-diario si immerge in un quotidiano mostruoso e denso di simboli che parlano di temi individuali come collettivi, della distanza tra vita e morte quanto della ripugnante essenza eterna del fascismo.
Fumetti rilegati o mano, cofanetti o pubblicazioni singole, edizioni economiche o speciali super costose? Una riflessione sulle tipologie di fumetto che troviamo in libreria e alle fiere accompagnata, come sempre, da un consiglio di lettura, Super relax di Dr Pira.
Nevermind di Tuono Pettinato è una bella “biografia musicale” e un bel fumetto, ma anche un tributo davvero “grunge”, e davvero commovente.
Personaggi perturbanti attraversano un’ambientazione ricca di dettagli didascalici dal sapore eduardiano, tratteggiando scenari italiani tra il dimesso e il sentimentale.
Brucia di Silvia Rocchi (edizioni Rizzoli Lizard) è un fumetto dal tratto essenziale che racconta la provincia toscana. Sicuramente una pubblicazione da recuperare o rileggere.
Non serve per forza uscire dai confini di un genere per raccontare una bella storia, se se ne sanno reinterpretare gli elementi salienti. Haxa, in ogni caso, non rinuncia ad aggiungere un certo sottinteso femminista al canone.